GRIFO D’ATTACCO – Genoa sudato e vincente contro il Chievo

Pianetagenoa1893.net incontra Beppe Nuti, giornalista di Telenord

Genoa Lapadula Piatek Sandro Juric

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Poker della Signora. Senza bluff. Non c’è stata partita al tavolo verde dello Stadium, un match a senso unico che ha assicurato alla Juventus di Allegri la 33esima vittoria consecutiva in casa in campionato. Poco, pochissimo Genoa, complice non solo dello strapotere tecnico dei pentacampioni d’Italia. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, giornalista di Telenord, nella 38ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

Non sono queste le partite campali del Genoa. Il Genoa è la squadra che sovente capita nel momento chiave degli avversari. Allegri ha motivato la Juventus parlando di gara-scudetto, in effetti i giochi si sono conclusi ieri sera, a prescindere dai risultati della Roma. Non era certo la partita del Genoa, anche se il risultato è troppo rotondo e certi gol erano evitabili: penso al 4-0 di Bonucci, nessuno ha fatto fallo per fermarlo. Alla luce della buona prestazione con la Lazio ai genoani sarebbe piaciuto vedere più mordente. I troppi errori hanno mandato all’aria i piani di Juric“.

Come giudica le parole del mister? Un’analisi perfetta, ha sancito ufficialmente il pensiero degli spettatori esterni alle vicende del Genoa. Mi è piaciuta la sua sincerità e schiettezza. Ripeto quanto detto in passato, la dirigenza ha sbagliato a vendere tre giocatori fondamentali a gennaio, c’è stato un effetto collaterale nelle prestazioni: a dicembre il Genoa aveva la migliore difesa interna, adesso fatica contro qualsiasi squadra. Una stagione complessivamente gestita male; a fine anno ci deve essere un cambiamento“.

Simeone può imparare da Mandzukic a essere più cinico in area?Certo. Palladino gli ha dato una grande palla, forse non doveva defilarsi ma andare alla conclusione di prima intenzione. Di solito la Juventus concede poco (chiedete al Barcellona), con la difesa a tre lascia le briciole sul tavolo. Simeone non ha sfruttato l’occasione ma, nel complesso, la sua stagione è positiva perché ha segnanto tanto da debuttante nel nostro campionato“.

Il Chievo viene da cinque sconfitte consecutive. Cosa può inventarsi Ivan Juric? Innanzitutto, la spinta del Ferraris sarà determinante. Poi tornerà utile Luca Rigoni: da lui mi aspetto molto, e avrà una sfida in famiglia con il fratello Nicola. Lo stesso vale per Palladino: giocherà contro Frey e dovrà far prevalere i suoi dribbling, il suo guizzo. Non dimentichiamo che il Chievo ha una difesa di quasi 130 anni, non fosse per Fabio Depaoli che è un ’97. Gli uomini di Maran sono bravi sulle palle alte, quindi meglio farli muovere con delle triangolazioni veloci innescate da Goran Pandev. I veronesi devono lasciare al Ferraris l’intera posta, mentre il Genoa uscire sudato e vincente. Non ci sono alternative“.

Alessandro Legnazzi, Beppe Nuti

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