Sartori (Toro News): “Genoa, il Toro senza Belotti fa fatica”

Il direttore del sito dedicato ai granata: "I tifosi rossoblù possono sperare di far risultato". E aggiunge sul Toro: "Iago Falqué non tradisce mai"

Rigoni Genoa
Luca Rigoni dopo aver segnato l'1-0 al Torino (foto Paolo Rattini/Getty Images)

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Prosegue la marcia di avvicinamento a Genoa-Torino. Ed è proprio in previsione del match di oggi che la redazione di Pianetagenoa1893.net ha contattato in esclusiva Gianluca Sartori, direttore di Toro News, per inquadrare meglio la sfida contro i granata.

Iago Falque supera Mario Lemina in Torino-Juventus (Foto Valerio Pennicino/Getty Images)
Iago Falque supera Mario Lemina in Torino-Juventus (Foto Valerio Pennicino/Getty Images)

Il Torino che arriva domani a Genova è una squadra che in classifica è decima, dunque non riflette il valore della rosa per come è stata costruita. Trattenuto Belotti, c’era voglia di puntare in alto, all’Europa. Cos’è mancato secondo lei ai granata?

Certamente la classifica non rispecchia i valori della rosa dal punto di vista tecnico, sono mancate diverse cose: i problemi sono stati innanzitutto tattici, perché la squadra costruita su un 4-2-3-1 che si è rivelato alla prova dei fatti un sistema impossibile da sostenere, soprattutto coi giocatori comprati in estate. Poi c’è stato un cambio modulo, il 4-3-3 ha portato più serenità difensiva ma allo stesso tempo si sono bloccate le punte di diamante. Sono mancati i gol di Belotti, Ljajic ha perso forma, Niang non s’è mai preso il Toro, non ha mai fatto vedere perché il suo cartellino sia costato 15 milioni. Infine, ci sono anche dei limiti di tenuta mentale perché la squadra ha perso punti che erano quasi già portati a casa, gli ultimi sabato scorso contro la Spal. Riassumendo, prima un progetto tattico troppo presuntuoso, poi uomini chiave che stanno deludendo e i limiti di tenuta mentale.

Uno degli aspetti su cui Mihajlovic ha giustamente posto l’accento è l’infermeria piena, una lista lunga come un’autostrada. Edera s’è aggiunto ai vari Barreca, Ansaldi, Belotti, Ljajic. Chi gioca domani?

Davanti giocano Iago, Niang e Berenguer, Niang come prima punta perché gli altri due centravanti in organico (Sadiq e De Luca) sono giovani e non ritenuti all’altezza. A centrocampo Baselli sarà sostituito probabilmente da Obi e in difesa giocheranno i soliti: De Silvestri, N’Koulou, Burdisso e Molinaro, con Sirigu in porta.

Ieri, parlando con Marco Notaro (CLICCA QUI PER LEGGERE IL COMMENTO DI MATTEO ALBANESE A TORO NEWS), è saltato fuori il tema Iago Falqué. Il rendimento dello spagnolo è di primissimo piano: 9 reti quest’anno, 7 in Serie A e 2 in Coppa Italia. Ha tutto per superare le 13 realizzazioni siglate col Genoa nel 2014/15: è una mia opinione personale, ma ritengo che Iago stia risentendo in maniera positiva dell’assenza di Belotti in quanto lo vedo più libero, più leader. E’ d’accordo?

L’anno scorso hanno giocato bene sia Falqué che Belotti, la tesi per cui Iago giocherebbe meglio senza Belotti non mi convince tantissimo. Sicuramente lo spagnolo è un giocatore importante, l’unico dei giocatori di qualità in rosa che sta mantenendo una stagione in linea con le aspettative: tutti gli altri, da Ljajic a Niang, da Baselli a Belotti, sono al di sotto. Sia dal punto di vista dei gol che delle prestazioni è una sicurezza, non tradisce mai. Sai quello che ti dà, non ha problemi di continuità pur se nelle grandi squadre ha sempre fallito, perché probabilmente non è a quei livelli. Eppure, subito sotto le big, praticamente tutti gli allenatori lo vorrebbero.

Domenica scorsa il Genoa ha rotto un digiuno di vittorie casalinghe che durava da sette mesi, da un Genoa-Torino del 20 maggio 2017: anche allora i granata erano in crisi e Mihajlovic minacciò il ritiro senza nemmeno un giorno di riposo. Oggi la situazione non pare cambiata, tanto che Tuttosport evidenziava come il tecnico serbo avrebbe anche potuto obbligare la squadra a un allenamento natalizio. Ci può raccontare come si vive la situazione in uno spogliatoio tale per cui Ljajic va in tribuna a Roma contro la Lazio, Niang delude e Sadiq pare ai margini delle gerarchie?

L’anno scorso il Toro arrivò a Genova da una settimana di ritiro, perché nella partita precedente aveva perso 5-0 contro il Napoli e allora Mihajlovic e società optarono per questa decisione. Visto come giocarono i granata a Genova, poi, il ritiro non fu prolungato. In questo momento a me non risulta il pericolo dell’allenamento natalizio, anzi Mihajlovic oggi in conferenza stampa ha detto di non esser preoccupato dal Natale sperando che i giocatori si siano distratti abbastanza. Non ha fatto la parte del sergente di ferro e non mi sembra che sia così sul piede di guerra. Certo, il caso di Ljajic è un discorso sul far rispettare delle regole. Un tecnico non si può permettere di far figli e figliastri: ci sta che stimi un giocatore dal punto di vista tecnico ma non per questo deve perdonargli certe cose. Era arrivato in ritardo all’allenamento, aveva risposto male quando gli era stata fatta notare la cosa, è stato giusto punirlo ma è un episodio che circoscriverei abbastanza. Non ne farei una questione così clamorosa.

A Genova il Torino ha perso gli ultimi tre confronti, ma è anche vero che in Piemonte i rossoblù faticano tantissimo. Lo scorso anno fu la partita che consacrò Pellegri, e domani che pronostico si può tracciare? Sono attesi 700 tifosi rossoblù, che Torino troveranno?

Troveranno un Torino senza Belotti, e un Torino senza Belotti fa molta fatica. Questo non lo dico io, lo dicono i numeri: sicuramente i granata non avranno il morale alle stelle, perché i due punti persi contro la Spal peseranno molto, e da questo punto di vista non escluderei che il Genoa possa fare risultato. Certo, il Toro è con le spalle al muro e quest’anno, quando è stato in situazioni simili, qualcosa di buono l’ha prodotto. E’ una partita in bilico, sicuramente, i tifosi genoani possono sperare di tornare a casa con un risultato, soprattutto per come sta la squadra e per l’assenza di Belotti, del quale il Toro è dipendente.

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