Buffon: “Il Var è usato male, così non è calcio”

Il 39enne portiere della Juventus ha criticato l'utilizzo del nuovo sistema in ausilio agli arbitri

Buffon festeggia a fine gara con Mandzukic e Chiellini (Foto MARCO BERTORELLO/AFP/Getty Images)

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Si è schierato a guantoni aperti contro il Var, Gianluigi Buffon. Al margine del match odierno al Ferraris contro il Genoa, il portiere della Juventus ha esternato tutti i propri dubbi a La Gazzetta dello Sport affermando chiaramente di non esser soddisfatto dell’utilizzo del nuovo sistema adottato a partire da quest’anno: stando al 39enne, infatti, l’uso che se ne sta facendo sarebbe spropositato e sbagliato. E non solo perché oggi la sua Juventus è uscita danneggiata da un errore proprio del Var: “Parto dal presupposto che bisogna liberare gli arbitri dal mostro, anche per poter valutare serenamente la bravura di un direttore di gara che si deve prendere la responsabilità delle decisioni in base alle percezioni del campo. Secondo me si sta facendo un uso spropositato del Var, sbagliato. Si diceva che andava utilizzato con parsimonia, in modo giusto e utile. E invece così sembra di giocare a pallanuoto, è qualcosa di molto brutto. Anche perché nel calcio non tutti i contatti sono da rigore”.

Da perfezionare, dunque, l’utilizzo di uno strumento che potrebbe esser utile. E lo ha ammesso Buffon, portiere di una squadra che vince e attacca spesso, e dunque contro ogni suo interesse: non è più calcio, diventa pallone da laboratorio. Il campione del Mondo 2006 ha infine ribadito come l’eccessivo ricordo al Var non permetta di giudicare l’effettivo valore di un arbitro. Accettando gli errori, con serietà ed obiettività, si vivrebbero meglio i vari risultati. La tecnologia può dare ottimi risultati e fare il bene del calcio, ha concluso Buffon, ma non così.

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