Preziosi: “Rincon non voleva il rinnovo. Voglio rendere più forte il Genoa”

"La stella la possono portare cinesi o arabi, non presidenti genovesi o 'foresti' come me"

Preziosi Genoa
Enrico Preziosi (da Genoacfc.it)

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Intervenuto in giornata al centro sportivo  Enrico Preziosi ha rilasciato queste parole a Telenord: “Le ansie del mercato sono più per la società perché deve lavorare su più fronti, dai costi fino ai procuratori. Il Genoa viene messo in croce troppo facilmente. Rincon è stato il primo a essere ceduto, non era più lo stesso e continuava a rifiutare il rinnovo contrattuale. Adesso a centrocampo siamo a posto con Hiljemark e un U21 come Cataldi“.

Sul tema mercato, il patron del Genoa spiega: “Juric è sempre coinvolto nelle scelte, cerco d’accontentarlo nei nostri limiti: è chiaro che mi piacerebbe avere Dybala in squadra, ma non posso. Hernanes? Sarebbe venuto ma ci sono state delle complicazioni all’ultimo: la Juventus ha aperto solo lunedì scorso, poi sono intervenuti gli agenti con l’ipotesi Cina. Non potevamo più aspettare, comunque lui è stato gentile con noi“.

Quali sono i modelli vincenti delle squadre della Serie A? “Il Genoa ha una storia diversa da ogni altra società. Ho visto tanti modelli cadere nel tempo, da quello dell’Udinese fino al Palermo. La nostra società resta sempre vigile sui movimenti di mercato e abbiamo già preso alcuni giocatori per l’anno prossimo come Morosini. Mi sforzerò di trovare un gruppo per rafforzare questa società come intendo io anche a livello territoriale“.

Una battuta su Simeone: “Ha una voglia incredibile d’imparare e allenarsi anche quando gli altri hanno finito. É un ragazzo molto tranquillo“.

Ho deciso che non verrò più allo stadio in questa stagione perché non voglio litigare una parte dei tifosi. Spero che continuino a incitare la squadra come stanno facendo da sempre. Il nostro obiettivo è lasciare la squadra in Serie A, meglio ancora se in salute. I nostri bilanci sono migliori e miglioreranno. La stella? La possono portare solo cinesi o arabi, non presidenti genovesi o ‘foresti’ come me” aggiunge Preziosi.

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