L’importanza del mediano Veloso

Miguel fondamentale anche in alcuni movimenti 'all'indietro' per non prendere gol

Miguel Veloso (da Genoacfc.it)

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Otto anni di gasperinismo hanno insegnato che i calciatori intelligenti sanno correre anche all’indietro. La bi-direzione della corsa nel calcio moderno è fondamentale per non lasciare alle spalle praterie di campo fertile al contropiede avversario. Il Genoa di Juric è più coperto rispetto agli anni passati, ci sono meno scalate in avanti e i laterali della difesa restano più bloccati ‘al di qua’ del centrocampo.

Fino a novembre, la difesa rossoblù è stata la seconda meno battuta del torneo. Merito alla difesa, alle marcature a uomo contro le squadre più tecniche, a un recuperatore di palloni come Rincon e anche a Miguel Veloso. Il ruolo del portoghese va riletto come utile mediano. Non solo qualità di passaggio, visione di gioco – supportata, purtroppo, da una non eccelsa velocità d’esecuzione – e ordine, ma anche intelligenza tattica e senso della posizione.

A Napoli, per quaranta minuti circa, si è visto un Veloso carico per il ritorno in campo, smanioso d’essere utile al Genoa. Miguel era l’uomo che dava copertura alle uscite dalla linea di Gentiletti e Orban: una semplice diagonale che toglieva spazio agli inserimenti a destra di Maggio e Zielinski (cresciuto tantissimo dopo l’uscita di Veloso, non a caso quindi). L’assenza del n.44 è difficile da colmare per la prima giocata e, ugualmente, per i movimenti ‘all’indietro’, quelli che spesso evitano i gol.

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