L’esercito dei dimenticati: da Brivio a Cissokho, quelli dei “chilometri zero”

Juric non ha ancora spremuto la rosa, molti sono ancora al palo.

Davide Biraschi (Pianetagenoa1893.net)

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C’è ancora un gruppo di giocatori del Genoa che sta guardando comodo comodo l’evoluzione della squadra in campionato.

Anche se comodo forse non è il termine migliore, dato che ogni calciatore punta a giocare sempre più partite possibili.

In casa rossoblù mister Ivan Juric non ha ancora spremuto del tutto la propria rosa a disposizione, dimostrando per ora di puntare su quelli che ritiene maggiormente affidabili nell’immediato: emblematici i casi di 2 giocatori arrivati nell’ultima sessione estiva, quasi al fotofinish.

Chissà se Davide Brivio starà rivivendo gli incubi della sua precedente esperienza genoana nel 2008, quando in 6 mesi giocò in tutto solo 4 minuti in Serie A con Gasperini per poi essere ceduto a gennaio al Vicenza in Serie B. Ad oggi per lui 0 minuti e 3 panchine.

Discorso leggermente diverso per Davide Biraschi, investimento futuro prelevato dall’Avellino: uno dei migliori dell’ultimo torneo cadetto, spera di seguire le orme dell’affermato Izzo, ma per ora sta imparando da dietro le quinte e sogna ancora il debutto in A (0 minuti, 4 panchine).

Dopo 2 anni in prestito tra Chievo Verona e Carpi, Isaac Cofie sembrava aver convinto Juric in ritiro: niente cessione, conferma in rossoblù. Il centrocampista ghanese però davanti ha una concorrenza mostruosa tra Veloso, Rigoni e Rincon (0 minuti, 7 panchine).

Chi invece doveva essere ceduto (ma poi offerte concrete non sono arrivate) era Issa Cissokho, già visto l’anno scorso col Gasp per 6 mesi e poi passato al Bari in prestito dove però è scomparso dai radar dopo poche settimane. Il franco-senegalese fa gruppo e si allena sempre bene, ma Juric ancora non lo tiene in considerazione (0 minuti, 2 panchine).

Dal mercato invernale 2016 era arrivato Riccardo Fiamozzi del Pescara, fortemente voluto dall’allora ds Sean Sogliano (che lo aveva avuto ai tempi di Varese). Mai pienamente convincente alle prime battute in A la passata stagione, quest’anno ancora non lo si è visto (40 secondi in Genoa-Cagliari 3-1, poi 7 panchine).

Infine Lukas Zima conosce benissimo il suo ruolo e lo accetta senza problemi: il Nazionale ceco è il terzo portiere dietro agli intoccabili Perin e Lamanna. Il futuro è ancora suo (0 minuti, 7 panchine).

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