Lapadula-Perù è improbabile: c’è speranza per Paolo Guerrero

Non è ancora definitiva la squalifica del Depredador ex Bayern Monaco: il Perù ha già annunciato che presenterà ricorso presso il Comitato d'Appello

Lapadula in spaccata (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Le possibilità di vedere Lapadula al Mondiale con la maglia del Perù sono prossime allo zero. Il nome dell’attaccante del Genoa è riecheggiato sulla stampa latino-americana dopo lo scandalo che ha colpito Paolo Guerrero. Il Depredador ex Bayern Monaco e Amburgo è stato squalificato per un anno dal 3 novembre dal Comitato Disciplinare FIFA dopo esser stato trovato positivo alla benzoilecgonina, composto idrolitico della cocaina. Per l’organizzazione internazionale è un caso di doping, per la Federazione peruviana no essendo legale – per l’ordinamento nazionale – infondere alcune foglie di coca nel mate prima di una partita.

La disputa giuridica riguarda il regolamento FIFA, che persegue ogni forma di doping, e il diritto peruviano. Guerrero avrà assunto mate e cocaina tante altre volte, come tantissimi giocatori sudamericani fanno regolarmente: forse, prima di Argentina-Perù del 5 ottobre scorso, c’era qualche foglia di troppo dentro la bombilla. La FPF ha annunciato massimo sostegno al Depredador e deciderà se presentare ricorso al Comitato d’Appello (entro il 17 dicembre dovrà presentare i motivi del ricorso, termine perentorio; la decisione può arrivare tra febbraio o marzo) oppure al CAS, la corte arbitrale indipendente della FIFA che richiederebbe una tempistica maggiore per la defizione della regiudicanda.

Gli avvocati di Guerrero punteranno a ridurre di cinque mesi la squalifica, demolendo quindi la piattaforma accusatoria. Uno sconto significativo, superiore a un terzo della pena. La Federazione peruviana pensa, ovviamente, al piano B che non è Lapadula. L’ex attaccante del Milan, nel maggio 2016, ha preso una decisione definitiva preferendo la Nazionale italiana a quella Blanquirroja. In Perù non l’hanno presa bene, per usare un eufemismo, compresi i vertici federali che difficilmente ribusseranno alla porta di Lapadula. Il ct Gareca, che aveva aperto a una clamorosa convocazione, se ne farà una ragione perché prevarrà la linea dirigenziale. Ci sono pochi margini per vedere Guerrero in Russia in estate, vaneggia il nome del redivivo Claudio Pizarro, ora al Colonia. Ma Lapadula no, assoutamente no.

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