GIOVANNI DE PRA’: il destino nelle mani di un portiere diventato leggenda

Si sa,la storia è importante. Soprattutto la memoria,che dalla storia deriva. Me ne sono resa conto in questi ultimi tempi, assistendo, come tutti noi, ad ogni possibile mistificazione, reinterpretazione, travisamento della realtà e dei ricordi condivisi…basta leggere e guardarsi intorno. E’ con grande piacere, quindi, che presento il lavoro di due autori che si accostano […]


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Si sa,la storia è importante. Soprattutto la memoria,che dalla storia deriva. Me ne sono resa conto in questi ultimi tempi, assistendo, come tutti noi, ad ogni possibile mistificazione, reinterpretazione, travisamento della realtà e dei ricordi condivisi…basta leggere e guardarsi intorno.

E’ con grande piacere, quindi, che presento il lavoro di due autori che si accostano al passato con rispetto e devozione, senza tuttavia farsi intimidire troppo. Da un lato, i ricordi familiari, resi con immediatezza e senza retorica; dall’altro, una puntuale documentazione degli avvenimenti, considerati anche in un contesto più ampio.

Devo proprio ringraziarvi, Biagio Angrisani e Luca de Prà, dal più profondo del cuore. Siete riusciti a ricreare nella mia mente, a me che non la conoscevo nei particolari, l’immagine di un uomo estremamente coerente, “umano” nel senso più pieno del termine e, per di più, un grande atleta: il mitico Giovanni De Prà. Non meravigli, dunque, il “tributo” di Gianluigi Buffon nella Prefazione al volume: «Quando ragazzino entravo nel “Luigi Ferraris” sognavo a occhi aperti di diventare un giorno il nuovo De Prà, campione unico mai ammonito, mai espulso. Interprete di un ruolo affascinante e riferimento per tutti. Una leggenda».

La sua biografia è narrata con uno stile quasi romanzesco, alternata ai principali fatti storici, nazionali ed internazionali. Seguiamo con curiosità le vicende di un ragazzo, apparentemente uno come tanti, che si avvicina ad uno sport “nuovo” come il football e, successivamente, ad una squadra di antiche origini (il Genoa), alla quale dimostrerà, in futuro, uno straordinario attaccamento. Un affetto viscerale e profondo, simile a quello per la “sua”Genova, dalla quale non si è mai allontanato.

Un ragazzo per il quale «[…] l’ampia striscia di terra battuta di Via Giuseppe Casaregis [nella quale abitava] sovente si trasformava in un campo di calcio e,lungo i lati, i platani diventavano i pali delle porte». Una vocazione precocissima: «[…]Giovannino saltava tra quei giovani fusti per bloccare, deviare, respingere un imprevedibile pallone di stracci».

Una carriera unica, caratterizzata anche dalle numerose convocazioni in Nazionale.

Dalla lettura, arricchita da un’interessante e curata dotazione fotografica, emerge il ritratto di un’epoca, così lontana, ma che, al tempo stesso, riconosciamo come una parte importante della nostra identità.

Per noi genoani la memoria è importante; lo è sempre stata. Non dimentichiamolo.

Monica Serravalle – monica.serravalle@tin.it

“Il destino nelle mani. Vita e carriera di Giovanni De Prà”. Un portiere diventato leggenda. Di Biagio Angrisani e Luca De Prà. Quaderni della Fondazione Genoa, Genova, Fondazione De Ferrari 2008

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