“Belin è successo”: uno sguardo scanzonato sulla retrocessione della Sampdoria

«Era il mese di agosto del 2007 e per la Zampdoria si annunciava il solito campionato da schifo. A Bogliasco sul campetto d’allenamento il sole era alto ed il manto erboso spelacchiato; gli uomini a strisce orizzontali sgambettavano facendo finta di impegnarsi. Mamma anatra – Riccardo Garrone – osservava compiaciuto lo spettacolino e sognava futuri […]


Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

«Era il mese di agosto del 2007 e per la Zampdoria si annunciava il solito campionato da schifo. A Bogliasco sul campetto d’allenamento il sole era alto ed il manto erboso spelacchiato; gli uomini a strisce orizzontali sgambettavano facendo finta di impegnarsi. Mamma anatra – Riccardo Garrone – osservava compiaciuto lo spettacolino e sognava futuri gloriosi…».

E’ l’inizio di questo singolare volume, dedicato alla retrocessione della Sampdoria (o meglio, Zampdoria) in serie B, avvenuta il 22 maggio di quest’anno.

Scorrendo le pagine il lettore potrà rendersi immediatamente conto di come questo avvenimento sportivo possa essere diventato la “musa ispiratrice” di un caleidoscopio di trovate: dalla parodia della Divina Commedia, alla versione riveduta e corretta del “5 maggio” di Alessandro Manzoni, per finire in una personale interpretazione dei Dieci Comandamenti.

Naturalmente, non poteva mancare il cospicuo numero di barzellette sui doriani, che, a parere di chi scrive, ne hanno prodotte quasi quanto i Carabinieri…segno che l’immaginario genoano, quando si parla di “quelli là” si attiva e prontamente dà il meglio di sé.

Per quale motivo dunque si dovrebbe leggere questo libro (oltre, naturalmente, lo scopo a fine di beneficenza del progetto e la grande soddisfazione di possedere la tessera di “genoano nel mondo”)? Per divertirsi, per cercare di evadere da una realtà sempre più avversa al calcio, sempre più popolata da tornelli e da tessere del tifoso…ben venga quindi, lo sfottò a tratti un po’ becero di “Belin è successo”! Una menzione a parte spetta alla “versione genoana” delle favole di Andersen, che vedono quasi sempre come protagonista Riccardo Garrone in tutto il suo splendore. Anzi, oserei dire che Garrone sia una presenza costante, quasi una specie di “fantasma dell’opera”. A questo punto, una volta tanto voglio essere io a rivolgere una domanda all’autore, Paolo Campigli: non è che, sotto sotto, la lega un rapporto di odio-amore al presidente blucerchiato?

Un saluto e uno sberleffo affettuoso.

Monica Serravalle

monica.serravalle@tin.it

RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL’ARTICOLO CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893.NET

Belin è successo…

Per continuare a godere ancora

Genova – Eidon Edizioni 2011

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.