Correva l’anno 2009: il Genoa rovinò la festa del Centenario al Bologna

Il Grifone vinse 3-1 al Dall'Ara dopo una gara molto combattuta

Bologna-Genoa 4 ottobre 2009 L'ingresso in campo delle squadre (Foto Stefano Massa per Pianetagenoa1893.net)

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Domenica 4 ottobre 2009, accolte da uno sventolio di ventimila bandierine del Bologna distribuite dalla tifoseria organizzata della formazione padrona di casa, entrarono in campo le due squadre in quella che fu per il Bologna la partita del Centenario, che era ricorso il giorno prima. Il capitano del Genoa Omar «Hannibal» Milanetto consegnò a nome della più antica formazione calcistica italiana all’omologo del Bologna ed ex compagno di squadra Di Vaio una targa con incisa la scritta “BENVENUTI NEL CLUB DEI CENTENARI!”. La festa per il Bologna durò, però, poco, perché al 10’ il marocchino Housseine Kharja con un tiro a mezza altezza sulla sinistra di Emanuele Viviano sbloccò il risultato su calcio di rigore, concesso dal signor Andrea Gervasoni di Mantova per uno sgambetto di Daniele Portanova a Sergio Floccari.

Venticinque minuti dopo un cross rasoterra di sinistro di Floccari dal settore destro dell’area di rigore bolognese trovò pronto all’appuntamento sul secondo palo Giuseppe «Beppe» Sculli, che appoggiò di piatto destro il pallone in rete da pochi metri dalla linea di porta. Il Bologna, che nel 1° tempo aveva subito la superiorità tecnica degli avversari, reagì energicamente nella ripresa al doppio svantaggio, aiutato anche da un’incredibile espulsione subita al 7’ da Giandomenico Mesto, giudicato reo di aver volontariamente toccato con il braccio attaccato al corpo una palla vagante, originariamente in possesso del Genoa, poco oltre la linea di metà campo, ma riuscì solo al 40’ a segnare con un diagonale di destro di Marco Di Vaio su un calcio di rigore assegnato per un fallo del serbo Nenad Tomović ai danni di Giacomo Tedesco III.

Poco dopo lo stesso Di Vaio venne colpito in area di rigore da una manata in faccia di Andrea Esposito su un cross alto, ma quella volta Gervasoni non ravvisò gli estremi del calcio di rigore. Al 45’ Tomović si fece perdonare dai propri tifosi il fallo da rigore, partendo sulla fascia destra da metà campo e dribblando Salvatore Lanna, aggirando il belga-zairese Gaby Mudingayi e, giunto in area di rigore, facendo passare tra le gambe di Portanova il pallone, che venne offerto alla ravvicinata deviazione vincente (di destro nell’angolino destro) dello spagnolo Alberto Zapater, che fissò il risultato sul 3-1 per gli ospiti.

Stefano Massa

(membro del Comitato Ricerca e Storia del Museo della Storia del Genoa)

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