JURIC: “Abbiamo dominato, spiegare una sconfitta così è difficile”

Il tecnico a fine gara commenta così la sconfitta col Torino

Ivan Juric (Foto Valerio Pennicino/Getty Images)

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Una sconfitta immeritata, ma pur sempre una sconfitta e per questo non può che masticare amaro mister Juric. «A Bergamo e contro la Lazio abbiamo giocato male, poi abbiamo sempre offerto ottime prestazioni. Sinceramente non so cosa dire ai ragazzi dopo questa prestazione. Abbiamo dominato, spiegare una sconfitta così è difficile» riporta Radio Nostalgia.

I rossoblù giocano bene ma faticano a trovare la via del gol, come spiega questa difficoltà mister? «Non lo so, non è una polemica, ma non lo so».

Nelle ultime 2 giornate sono 3 i gol subiti su calcio piazzato, nonostante la fase difensiva sia di ottimo livello. «È difficile da commentare, anche contro l’Inter abbiamo concesso 2 tiri in porta. Stiamo facendo bene in difesa, ma i 3 gol su piazzati ci hanno penalizzando è una pecca grande dobbiamo lavorare di più».

Sui singoli e la sostituzione di Ocampos il mister è lapidario «Niko bene, Ocampos non mi è piaciuto»

Motivi per sorridere, nonostante la sconfitta, ci sono. Un motivo su tutti per farlo è sicuramente il debutto in Serie A di Pietro Pellegri, classe 2001. La giovane punta genoana ha battuto il record di Amedeo Amedei quale debuttante più giovane nella massima serie. «Volevo premiare il settore giovanile, Pellegri ovviamente non è ancora pronto, ha bisogno di 2 anni di lavoro per diventare un attaccante da Genoa, sia io che Scalini lavoriamo in sintonia su questo ragazzo, può fare una grande carriera».

Mister ha dovuto lavorare molto sulla testa della squadra dopo la sconfitta rocambolesca subita contro il Palermo? « Tutti dicono che abbiamo giocato male negli ultimi 20’ contro il Palermo, ma non è così. In quei famosi 20’ abbiamo creato 4 palle gol, senza subire un tiro, i gol sono nati da situazioni estemporanee. Abbiamo fatto male gli ultimi 20’ del primo tempo, non nel secondo tempo, le partite andrebbero analizzate con maggior attenzione».

Un mini bilancio di questo 2016? «Sono soddisfatto della crescita dei giocatori, devo essere sincero, questa squadra meritava di più, ma se non facciamo gol la colpa è anche nostra, dobbiamo accettarlo».

A fine partita Rincon ha abbracciato tutti, può considerarsi un commiato? «No, ha ringraziato lo staff che lo ha messo in campo, lui ha stretto i denti giocando sul dolore, lo ringrazio, ha dato tutto per la squadra».

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.