Juric a Sky: “I giocatori mi hanno rivoluto, in questo momento non possono dare di più”

Il tecnico del Genoa: "Juve concentrata , è stata dura per i miei ragazzi"

Ivan Juric (Foto Valerio Pennicino/Getty Images)

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Un Juric provato ha commentato la pesante sconfitta dello Stadium ai microfoni di Sky. “Paradossalmente non sono dispiaciuto della prestazione, la squadra ha  dato il massimo per quello che è  il momento, poi il divario quando lo vedi è enorme. Fino al primo gol abbiamo concesso poco, dopo è stata dura per i miei ragazzi”. Analizzando la classifica e il calendario, la posizione del Genoa sembra essere difficile, a tal proposito il mister croato lascia trasparire tutta la sua preoccupazione. ” C’è molto ansia, il calendario è difficile, le squadre sotto di noi stanno correndo. In questo momento, la partita contro il Chievo è quella più importante della storia recente del Genoa, non possiamo sbagliare. Abbiamo tre partite in casa, sappiamo di non aver conquistato ancora nulla: siamo consapevoli che sarà dura fino alla fine”. La partita contro la Juventus all’andata esaltò il Genoa, stasera invece la storia è stata totalmente opposta. L’involuzione della squadra, secondo Juric, è l’effetto di più cause.  “Fino a gennaio mi sono divertito, la squadra giocava un ottimo calcio. Dopo ho avuto delle difficoltà nel lavoro quotidiano, soprattutto nell’inserimento di tanti giocatori non in condizione. Abbiamo perso le nostre certezze, soprattutto abbiamo perso persone importanti nell’economia dello spogliatoio. Perin, Rincon, Pavoletti sono giocatori che hanno un carattere diverso dagli altri. In ogni squadra ci sono quei quattro, cinque elementi che nei momenti difficili alzano la voce, Il segnale che è stato dato alla squadra non è stato positivo, cedendo certi giocatori si è pensato di essere già salvi. Quando sono stato esonerato ho fatto mille analisi. La mancanza di giocatori importanti, l’arrivo di elementi  in pessime condizione fisiche, sono stati messaggi non positivi lanciati alla squadra, alla fine paghi e tanto. Contro la Lazio abbiamo fatto un’ottima partita, oggi non posso rimproverare nulla alla squadra, perchè sono consapevole della situazione. In queste ultime cinque partite daremo tutto, dobbiamo salvarci”. A Juric viene chiesto come un tecnico vive il ritorno in panchina a distanza di pochi mesi dall’esonero. ” I giocatori hanno chiesto che tornassi, vuol dire che dietro c’è un rapporto importante. Con la società è normale ci siano strascichi e che qualche rapporto si sia rotto completamente, fa parte del gioco. In questo momento, sinceramente, mi interessa poco. Il mio unico pensiero è non retrocedere, dopo ognuno farà le proprie valutazioni”.

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