Genoa, ricordati di santificare il gemellaggio

A Roma gli uomini di Juric non avranno assilli di classifica, mentre i giallorossi dovranno vincere per evitare di perdere il secondo posto. Sullo sfondo, ad assistere da spettatore interessato, il Napoli di Maurizio Sarri

Coreografia in Nord per i 30 anni e in Curva A

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Il Genoa, salvo con una giornata d’anticipo, sarà di scena all’ Olimpico di Roma nel giorno dell’addio ai colori giallorossi di Francesco Totti. Una domenica non come le altre, perchè un pezzo di storia del calcio italiano dirà basta e con lui finirà la grande generazione di numeri 10 azzurri. Roma-Genoa, però, cela dei risvolti  interessanti  in ottica campionato . A novanta minuti dal termine della stagione, la Roma non è ancora sicura del proprio piazzamento: l’attuale secondo posto è attaccabile dal Napoli, appena una lunghezza distante.  Agli uomini di Spalletti servirà vincere per evitare un sorpasso all’ultima curva, a patto che gli azzurri si impongano con la Sampdoria, in caso contrario anche un pareggio consentirebbe alla Roma di arrivare seconda. Uno strano intreccio del calendario renderà protagoniste le due genovesi nella corsa ad un posto in Champions,  saranno loro a decidere chi accederà alla massima competizione europea dalla porta principale. Uno scherzo del destino ha posto sulla strada della Roma la squadra più vicina ai rivali in maglia azzurra: il Genoa. Lo storico gemellaggio che unisce  le due tifoserie fa sperare i partenopei, ma a conti fatti potrebbe rivelarsi una speranza vana. Il divario tra le due squadre è importante, sia dal punto di vista tecnico che motivazionale. Il Genoa ha centrato la salvezza, la Roma vorrà regalare l’ultima passerella a Totti conquistando il secondo posto. Tutto già scritto? Forse, ma a volte nel calcio può accadere l’imponderabile.  In una domenica dal sapore di romanticismo, perchè tutti noi siamo legati a Francesco Totti a prescindere dalla fede calcistica, potrebbe riemergere ciò che di romantico lega Napoli e Genoa: un’amicizia vera, sentita. Sia chiaro, il Genoa dovrà impegnarsi per dovere morale, a prescindere da “legami affettivi”, ma sarebbe bello vedere un Grifone garibaldino e motivato cercare di fare un “piacere” agli amici di sempre. Gemellaggi, amicizie, rivalità, forse appartengono ad un calcio oramai superato, ma a volte i sentimenti riescono a prendere il sopravvento anche sulla ragione e chissà che non possa accadere l’impensabile: a tifare Genoa,  ancora una volta, non saranno solo i genoani ma anche gli amici di sempre d’azzurro vestito, quelli che da 35 anni non smettono di volersi bene, come fosse il primo giorno, perchè il calcio è anche- fortunatamente- questo.

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