Ballardini: “Se il presidente ha già deciso allora non c’è bisogno di confrontarsi”

La conferenza stampa post partita di Davide Ballardini. Con il Genoa oramai salvo, spazio alle domande sul futuro del tecnico ravennate.

Davide Ballardini (foto Valerio Pennicino/Getty Images)

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Il suo Genoa ha vinto, ipotecando la salvezza, contro un Verona alla ricerca di punti vitali in chiave salvezza. Con il Grifone destinato alla permanenza in A – per la matematica dovrebbe bastare un punto, o che la Spal non vinca domenica prossima- spazio alle domande sul futuro del tecnico sempre più amato dalla tifoseria rossoblù. La conferenza stampa (ripresa da Radio Nostalgia) ha inizio con una battuta: a precisa domanda di un giornalista che ipotizzava la “fine” – ovviamente della rincorsa alla salvezza-  Ballardini ha risposto così: «Mi caccia via  lei prima che lo faccia  il presidente? (Ride)». Dopo lo “sketch” il Balla torna serio, ecco le sue dichiarazioni. « Intanto stasera abbiamo fatto una bella partita contro una squadra che ha giocatori di valore, nonostante la classifica. Il Genoa ha giocato e sofferto: è un segnale forte di serietà e determinazione.  Il mio futuro? Se la proprietà è convinta di voler andare avanti con me, io sono convinto di poter fare un buon lavoro. Se il presidente ha già deciso i confronti non servono. Se ha deciso non c’è bisogno di nessun confronto, a cosa servirebbero? Vorrei sottolineare la stagione straordinaria: difficoltà straordinarie superate con serietà, impegno e le qualità di qualcuno. Abbiamo fatto dei risultati impensabili, ma non  vengono considerate le difficoltà: c’è poca memoria. Siamo arrivati qui con un Genoa a 6 punti dopo 12 partite. C’era un calendario terribile, poteva succedere di tutto, ed invece abbiamo fatto bene. Penso che insieme a questi ragazzi, con cui siamo legati a vicenda, abbiamo capito di dover dare tutti il massimo ed è venuta fuori questa impresa.  Segreti? Non ci sono, ci sono ordine, serietà e qualità. Il talento non è fare solo quello che hai in testa, quello è un tipo di talento.  Un altro talento è la capacità di apprendere, di migliorarsi: il talento è anche capacità di adattamento, in questo siamo stati bravissimi.  Credo di saper fare bene il mio mestiere, oltre ad avere un’idea di gioco credo di avere la sensibilità di tutelare ed esaltare le caratteristiche di calciatori che magari non sono adattissimi alla mia idea di gioco.  Cofie e Pandev,  per motivi diversi, sono stati un esempio straordinario per i compagni. Cofie si è allenato sempre alla grande, è stato di una serietà straordinaria, nonostante soffrisse per il poco spazio concessogli.  Il suo esempio è stato uno stimolo per tutti gli altri. Pandev con la sua classe e la sua generosità è sicuramente il più forte di tutti,  nessuno può fare a meno di lui. È il più bravo di tutti,  i compagni vedendolo allenarsi non possono far altro che stare zitti e imitarlo. Tutto questo ha spinto tutto il nostro gruppo a fare sempre meglio.  Gli acquisti di gennaio sono statti bravissimi, devo dire che sono arrivati in uno spogliatoio giusto, loro con le loro qualità hanno dato il loro contributo. Medeiros è stato bravissimo, non era in grande condizione  quando è arrivato, ma ha capito come si doveva allenarsi: quando fisicamente ci sei esce fuori tutto il talento. Bessa ha avuto difficoltà all’inizio perchè non  era abituato ai nostri metodi di allenamento, ora sta facendo vedere tutte le sue qualità».

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.