Ballardini quindici mesi dopo: l’emozione sarà sempre la stessa

Il tecnico romagnolo torna in Serie A dopo 450 giorni dall'ultima partita (1-1 a San Siro contro l'Inter). La missione non cambia: obiettivo salvezza

Davide Ballardini al Pio (foto di Tanopress Genoa)

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Ballardini ha saltato gli ultimi quindici mesi di Serie A perché si dimise dal Palermo dopo un punto strappato a San Siro. La spiegazione furono delle clamorose divergenze programmatiche con Zamparini, che voleva almeno il decimo posto. Finì invece in Serie B, penultimo in classifica. Un autoesonero utile a fargli fare bella figura, agli occhi dei tifosi, avendo rinunciato anche agli emolumenti residui. Ballardini è fatto così, finora ha avuto una carriera irregolare costellata da presidenti invadenti, tantissimi subentri e due miracoli sportivi certificati. Senza dimenticare quella Supercoppa italiana vinta contro Mourinho. Lo Special One è Ballardini, intitolarono il giorno dopo.

Il tecnico romagnolo conosce l’ambiente del Genoa. Preziosi l’ha richiamato per la sua capacità di federare. I tifosi lo rispettano perché in Ballardini vedono un uomo credibile, un onesto lavoratore. Di notti come quella appena passata ne avrà trascorse un migliaio, ma mai come adesso l’emozione è stata forte. Tornare in pista dopo quattrocentocinquanta giorni per salvare il Grifone è una sfida altamente stimolante che sicuro non gli farà mancare adrenalina. Alle ore 12:30 gli occhi del calcio italiano saranno sullo Scida di Crotone laddove il Genoa proverà a svoltare dopo tre ko consecutivi. Rispetto al girone di ritorno dell’anno scorso la squadra è viva ma gioca con idee confuse, raffazzonate: il primo comandamento sarà quello di giocare con ordine e serenità.

Ballardini sarà emozionato fino al fischio d’inizio. I suoi classici occhiali scuri inganneranno le analisi. Niente lacrime ma sarebbe bello vedergli gli occhi, lo specchio dell’anima, quando entrerà in campo. Se ne starà in piedi con le mani in tasca a osservare, impassibile, prima in silenzio: poi mostrerà il pugno a qualcuno dopo un errore o una leggerezza. Uno sprono, un gesto affettuoso, come ha sempre tenuto a sottolineare. A Crotone ricomincia la carriera di Ballardini, quindici mesi dopo.

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