Riprendiamo, per gentile concessione dei colleghi di Bergamonews.it, questa lettera firmata da Domenico, tifoso genoano, riguardante il periodo non facile attraversato da Gian Piero Gasperini all’Atalanta.
Gentile Redazione,
chi scrive è un genoano 70enne, che tifa Genoa da più di 60. E allora, vi chiederete, che c’entra con l’Atalanta un genoano? C’entra eccome, perchè lì c’è Gasperini. Vi sembrerà assurdo, ma da quando è venuto da voi, la domenica mi tocca soffrire due volte: una per il Genoa e l’altra per l’Atalanta.
Come per tanti altri genoani, l’addio del Gasp è stato motivo di sofferenza, pur con tutta la stima e la simpatia per Juric che fa davvero bene il proprio mestiere, ma il Gasp era per me una certezza: quella che avrei patito, la domenica, inenarrabili sofferenze, spesso, però, ripagate da soddisfazioni immense. Qualcuno ha scritto che è un maestro di calcio e credo sia vero: pochi come il Gasp riescono a costruire due squadre nell’arco di pochi mesi, come è capitato al Genoa lo scorso campionato o a fare giocare bene calciatori che erano dati per finiti. Senza andare indietro ai tempi di Thiago Motta, basta guardare agli ultimi due campionati e citare due nomi: Niang e Suso. Al Milan forse non andavano neppure in panca, ora sono titolari fissi nella squadra di Montella, e non è poco: per loro, per la squadra e per la società.
Dategli un poco di tempo e sono certo che anche voi vi divertirete, a me non capitava dai tempi di Bagnoli, del Genoa del quarto posto e della vittoria a Liverpool, prima squadra italiana.
Certo, il rovescio della medaglia è spesso la sofferenza.
Chiudo raccontandovi a riguardo questo episodio. Campionato 2015/2016: Genoa contro Torino al Ferraris. Dopo nemmeno un quarto d’ora, il grifone era sotto di due gol (doppietta di Immobile). Ero sul punto di tornare a casa, ma ho resistito e non so se ho fatto bene, perché il Genoa ha vinto 4-2, ma io sono stato colto da una colica con dolori addominali da non stare in piedi dovuta alla tensione accumulata durante la partita.
Portate pazienza e buona fortuna a Voi, al Gasp, all’Atalanta e, ovviamente, anche al Genoa.