La mossa vincente di Balla a Crotone: Genoa senza riferimenti in attacco

Il 3-5-2 senza un attaccante fisso ha ottenuto il massimo risultato. La lavagna tattica rivela una squadra compatta con le linee dei reparti molto strette tra di loro

Genoa in gol (foto di Tanopress Genoa)

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Un cambiamento impercettibile, ma sostanziale: Ballardini atto III e l’arte di saper entrare nella testa dei calciatori. Difesa a quattro, trequartista, tridente. Dal giorno della sua presentazione alla gara di Crotone si è detto e scritto di tutto su quale modulo avrebbe scelto il tecnico ravennate. Alla fine la scelta è ricaduta sul 3-5-2, una scelta che ha sottolineato una sorta di continuità con la precedente gestione tecnica. Il cambiamento più importante portato da Ballardini – ma che generalmente è portato da qualsiasi avvicendamento in panchina – si è visto nell’atteggiamento dei calciatori apparsi più convinti, più uniti, soprattutto più squadra. Dal punto di vista tecnico tattico il Genoa sembra aver imboccato un’altra strada rispetto alla gestione Juric: più qualità nel fraseggio, più uomini proiettati nell’attaccare la porta avversaria. Vediamo nel dettaglio cosa è emerso dalla sfida dello “Scida”.

Pandev controlla la palla guardato da Mandragora (Foto Maurizio Lagana/Getty Images)
Pandev controlla la palla guardato da Mandragora (Foto Maurizio Lagana/Getty Images)
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