La lavagna tattica di Chievo-Genoa: Grifone double face tra primo e secondo tempo

Prima frazione di sacrificio per gli esterni rossoblù, a causa dell'assenza di Laxalt. Nella ripresa, difendendo in modo compatto aumenta lo spazio da attaccare: Juric è maestro nel rapido ribaltamento di fronte

Radovanovic
Ivan Radovanovic contro Goran Pandev (Foto Pier Marco Tacca/Getty Images)

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Genoa dal doppio volto quello andato in scena al “Bentegodi”. Soffre tremendamente nella prima frazione di gioco, anche perché il ritmo impresso alla gara dai clivensi è di quelli tosti, controlla e sfiora la vittoria nel secondo tempo. Strano vedere il Grifone annaspare quando l’agonismo regna sovrano, ma l’assenza di Laxalt si è fatta sentire, come la prestazione sottotono del duo Rincon-Veloso.

Come si è mosso il Genoa

Cambiano gli uomini ma non il modulo : il 3-4-2-1 è quasi inderogabile per mister Juric, sfumature comprese. Come anticipato (e come si è notato ovviamente in presa diretta) il Genoa nel primo tempo è apparso contratto e sotto ritmo. Merito sicuramente dell’atteggiamento aggressivo del Chievo, ma i rossoblù senza Laxalt sono un’altra cosa. Fiamozzi non sfigura, ma come tanti non ha il passo da duecentometrista dell’uruguayano. A risentirne è l’intera catena di sinistra, il punto di forza del Grifo. Una partita di sacrificio per gli esterni genoani, almeno nel primo tempo, dove anche Lazovic si è reso protagonista di più di un ripiegamento difensivo, nonostante il gioco dei rossoblù si sviluppasse soprattutto nella sua zona di competenza.

Chievo Genoa 1

Lo schema in alto riproduce il posizionamento dell’undici di Juric in fase di non possesso palla nei primi 45’ di gioco. Squadra compatta con soltanto due uomini al di la della linea della palla (Pandev e Simeone). Dal grafico si può evidenziare come siano compatte le linee di difesa e centrocampo, peccato per lo scarso filtro fornito dalla coppia Rincon-Veloso, messi in crisi dagli inserimenti delle mezzali clivensi.

Il secondo tempo.

La musica cambia con gli inserimenti di Ninkovic e Cofie in luogo di uno spento Pandev e di un Veloso in evidente difficoltà.

Chievo Genoa 2

Lo schema in alto ripropone lo schieramento del Genoa – sempre in fase di non possesso palla – ma nella seconda frazione di gioco. Le linee tra i reparti sono sempre molto compatte, ma con Ninkovic in campo gli uomini nella metà campo offensiva aumentano, come del resto la pericolosità del Genoa. Ho esaminato la fase di non possesso palla per evidenziare l’ordine con cui gli uomini di Juric curano la fase difensiva. Una fase difensiva che diventa fondamentale nella preparazione della fase offensiva: difendendo in modo compatto aumenta lo spazio da attaccare e il Genoa è maestro nel rapido ribaltamento di fronte.

Raffaele Criscuolo

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