VIDEO, Perinetti: “Superata la fase critica, vogliamo costruire un Genoa che dia soddisfazione ai tifosi”

Il dg del club rossoblù in un'intervista ad Antenna Blu: "Enrico Preziosi lascia aperta la porta a un imprenditore capace di migliorare il club"

Giorgio Perinetti e Beppe Nuti (Antenna Blu)

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«Con Juric il Genoa era sfortunato e poco concreto, gli mancavano i punti. Ballardini conosce l’ambiente e molti calciatori rossoblù: ha dato un assetto equilibrato e più fiducia al gruppo. Siamo ripartiti, la lotta per la salvezza è difficile e da interpretare in maniera determinata».

«Il campionato è più difficile dell’anno scorso perché ci sono molte più squadre in lotta per salvarsi: nessuno vuole lasciare la categoria. Noi abbiamo delle qualità ma non dobbiamo perdere compattezza»

«La tifoseria? Non ho alcun merito ma della società con figure importanti e unie da un grande senso di appartenenza al Genoa: io porto esperienza e mi assumo la maggioranza delle possibilità. Si tratta d’indirizzare gli sforzi per dare punti di riferimento alla squadra. Non abbiamo avuto fortuna nel cammino al Ferraris ma sono certo che il trand cambierà di fronte al nostro pubblico»

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«La proprietà è comunque vicina nonostante non lo sia fisicamente, spero che anche questa cosa si potrà sistemare. Se qualche imprenditore vorrà rilanciare l’immagine del Genoa il presidente tiene aperta la porta, ma solo se comporterà un miglioramento del club. Con tutti ho un approccio chiaro e alla ricerca della risoluzione dei problemi: preferisco un presidente passionale a uno freddo, avulso dalle emozioni»

«Dobbiamo segnare di più perché creiamo tantissime occasioni da rete. Il recupero di Lapadula e l’inserimento di Giuseppe Rossi ci aiuteranno. Esperienza e personalità, cerchiamo un difensore e centrocampista con queste caratteristiche; stiamo lavorando anche per giugno, una società deve essere lungimirante. Il ds Donatelli sta gestendo molto bene il reparto scouting»

«A gennaio è più sensato prendere un giocatore dall’impatto immediato, quindi possono essere avvantaggiati gli italiani. Il centrocampista avrà caratteristiche diverse dagli attuali»

«La mia più grande soddisfazione è l’essere ritornato nel posto dove avevo lavorato, significa che dopo aver ricevuto tanto ho anche dato qualcosa. Sono felice di avere grandi rapporti con miei ex calciatori, come Dybala e Fabio Cannavaro: lo acquistati sedicenne per quindici milioni di lire, il Napoli lo vendette a tredici miliardi prima di diventare campione del Mondo e Pallone d’Oro»

Il resto dell’intervista nel video integrale gentilmente concesso dall’emittente genovese.

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