Nela: “Pellegri oggi è rimasto troppo solo, ha fatto quello che ha potuto”

L'ex calciatore: "Siamo una squadra di tradizione, di cuore e passionale. Tutti dovrebbero andare a Genova e avere timore di giocarsi la partita"

Pietro Pellegri (Foto Paolo Rattini/Getty Images)

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Non basta Laxalt al Genoa che tra le mura amiche del Ferraris pareggia 1-1 contro il Chievo Verona grazie alla conclusione di Hetemaj al 28º del secondo tempo. Alla fine della partita è stato raggiunto dai microfoni di Radio Nostalgia Sebino Nela, storico ex giocatore rossoblù. Ecco le sue dichiarazioni:

“Nei primi 45 minuti si è visto molto poco, il primo tiro è avvenuto solo al 19º e tra l’altro scaturito da una palla inattiva. Questa partita è troppo facile per una squadra esperta come il Chievo. Queste sono partite in cui non devi necessariamente saper giocare molto bene a calcio, ma vanno interpretate a livello caratteriale. Bisogna mettere anche pressione all’avversario lottando su tutti i palloni”

Sul 3-4-1-2 scelto da Juric con Palladino e Pellegri in avanti:

“Intanto bisogna aspettare che Bertolacci torni ad una condizione fisica e tecnica di un altro livello, deve certamente crescere molto. Mi sembra troppa scolastica: Gli esterni vengono poco in mezzo al campo, non saltano l’uomo e difendersi, per una squadra come il Chievo, diventa troppo facile. Una cosa che ho notato è che il Genoa gioca poco sulla verticale. Ogni tanto in verticale bisogna giocare, perchè se non salti l’uomo o non fai qualche scambio lì con il tuo attaccante diventi troppo prevedibile”

Sul gol di Laxalt:

“La prestazione è stata certamente buona, ma questa squadra secondo me è ancora troppo scolastica. Nel calcio non ci sono molti segreti, l’unico è saltare l’uomo e creare la superiorità numerica”

Sulla coppia BertolacciVeloso:

“Dipende da cosa s’intende: se devono giocare vicini o lontano. Sinceramente non lo so. Anche stasera Juric ha cambiato. Forse si sta cercando una fase di studio, anche per l’allenatore, per capire qual è la condizione di tutti i giocatori e dove si possono esprimere meglio.

Sulla prestazione di  Palladino schierato in campo dal primo minuto:

“Si è preso qualche iniziativa, ha cercato di saltare l’uomo ma non è molto preciso quando poi arriva sul fondo e bisogna esserlo di più, sennò si costruisce poco”

Su Pellegri:

“Il ragazzo è giovane e gli riconosciamo delle grandissime qualità. Oggi è rimasto troppo solo, per la coppia centrale della difesa del Chievo è stato troppo facile. Non è stato supportato per niente né dalla squadra, né dai compagni. Ha fatto quello che ha potuto”

La classifica non è delle migliori e nella prossima sfida il Genoa affronterà l’Inter:

“Il Genoa deve uscire dalla crisi grazie alla bravura di tutti e anche a in pizzico di fortuna, con la psicologia e con la società. Questa è una squadra – grazie al Signore che mi ha fatto vestire questa maglia – che ha una storia straordinaria e probabilmente andare a vedere qualche fotografia in bianco e nero non farebbe male a nessuno. Siamo una squadra di tradizione, di cuore e passionale. Tutti dovrebbero andare a Genova e avere timore di giocarsi la partita

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.