La delusione di Ivan Juric nella sala stampa del Mapei Stadium

Che la sconfitta di ieri al Mapei Stadium di Reggio Emilia bruciasse moltissimo al Genoa per il modo in cui è maturata, lo si è capito immediatamente dall’espressione di Ivan Juric al momento della sua entrata in sala stampa. Pianetagenoa1893 era lì, in prima fila, pronta a raccogliere qualcosa di più di una semplice dichiarazione, […]

Ivan Juric (Foto Tullio M. Puglia/Getty Images)

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Che la sconfitta di ieri al Mapei Stadium di Reggio Emilia bruciasse moltissimo al Genoa per il modo in cui è maturata, lo si è capito immediatamente dall’espressione di Ivan Juric al momento della sua entrata in sala stampa.
Pianetagenoa1893 era lì, in prima fila, pronta a raccogliere qualcosa di più di una semplice dichiarazione, cercando di carpire cioè umori e toni che solo guardando direttamente negli occhi i protagonisti si possono catturare.
Umori e toni tradotti purtroppo da un’amara giornata, da una, per certi versi, inaspettata sconfitta scaturita da un atteggiamento innegabilmente non in linea con le precedenti gare.
Certo, i rossoblù hanno mostrato una larga superiorità nel possesso palla, che però, specie nel primo tempo, è sembrato fine a se stesso, visti i tiri praticamente inesistenti verso la porta avversaria.
Troppi i traversoni partiti dalla tre quarti campo verso l’area neroverde e quindi nella maggior parte dei casi facilmente preda dei difensori e del portiere, a dimostrazione di come fatalmente manchi la fantasia e l’inventiva di giocatori come Perotti, Suso o dello stesso Cerci.
E troppo pochi invece i palloni tirati in porta nella prima frazione di gioco, se è vero che all’inizio del secondo tempo soprattutto dai piedi di Veloso sono finalmente partiti i primi pericoli per un Consigli innegabilmente in stato di grazia, ma anche graziato da un Pavoletti che, almeno nell’occasione in cui era stato imbeccato alla perfezione in area da Lazovic, non ha saputo o potuto ripetere le prodezze di Crotone.
Ma se negli ultimi sedici metri mancava la scintilla per scardinare la difesa del Sassuolo, neppure la fase difensiva della squadra è stata esente da pecche risultate poi purtroppo fatali.
Infatti che non fosse giornata già lo si era capito al 7’ quando una respinta difettosa di Izzo aveva innescato un’autentica autostrada per Duncan, il cui tiro finale, battendo sul palo interno, terminava poi in modo rocambolesco tra le braccia di Perin.
E proprio quando nella ripresa il Genoa dava l’impressione di poter passare in vantaggio, ecco al 12′ Orban risentire della ancora non perfetta condizione fisica e farsi superare da Defrel, su cui è Pavoletti a commettere ingenuamente un rigore che taglierà le gambe ad una squadra che proprio della capacita’ di reazione aveva fatto la sua principale caratteristica nelle precedenti partite.
E quando ancora Defrel al 21′ concretizza un traversone di un Peluso che trova sorprendentemente spiazzata la difesa rossoblu, si capisce ormai come il Genoa avesse letteralmente gettato via la partita per errori banali, ma che dovranno essere attentamente valutati nelle analisi tecniche in vista della sfida di Mercoledì contro il Napoli.
Ecco quindi perché Ivan Juric era visibilmente deluso davanti ai cronisti nella sala stampa del Mapei Stadium.
Un allenatore poco abituato a perdere, e che non appare mai banale neppure quando la gara non va certo secondo i suoi migliori auspici.
“Non siamo stati bravi nella loro area di rigore e neppure nella nostra – dice il mister rossoblu nella sua breve ma efficace analisi – Per vincere queste gare bisogna essere cinici e non commettere gli errori che abbiamo invece commesso “.
Juric abbassa lo sguardo, riflette e poi spiega che “abbiamo sbagliato proprio sulle cose che proviamo molto, come bloccare le azioni avversarie nelle ripartenze. E quando perdi la partita cerchi di mettere gente che possa cambiarla. Abbiamo quindi concesso ripartenze che nelle partite precedenti non avevamo permesso agli avversari “.
Il tono in cui dice queste cose è perentorio, tanto da fargli poi ammettere che ” sono deluso e arrabbiato, perché in una partita così, dove avevamo sensazioni molto positive, abbiamo invece commesso errori e perso. Sono arrabbiato e deluso perché potevamo fare certamente di più e ottenere punti “.
Rimane però il dubbio che le soste forzate possano avere influito sui ritmi della squadra, che diventa prevedibile appena questi calano sensibilmente.
” A me non sembra che i ritmi siano calati – risponde Juric -. Se fossimo partiti male avrebbe senso pensare a questo, invece la squadra ha giocato come doveva, e quindi significa che le soste non hanno inciso “.
Si pensa allora al prossimo futuro, cioè alle prossime due partite casalinghe contro il fortissimo Napoli e il Pescara come un’occasione per un pronto riscatto della sconfitta subita a Reggio Emilia.
Ma lui ripete ancora una volta il concetto di essere ” in questo momento veramente deluso perché quando fai queste partite fuori casa con molte occasioni speri di raccogliere di più. Comunque penso che Mercoledì affronteremo una squadra che gioca il miglior calcio d’Europa. Sarà sicuramente una battaglia dove mancherà Veloso, che per noi è molto importante. Cercheremo di recuperare le forze, anche se non sarà semplice dopo una delusione di questo tipo. Però dovremo farci trovare pronti e fare una grande gara. Col Pescara poi avremo di fronte una squadra molto difficile da affrontare, perciò dovremo fare veramente due grandi prestazioni “.
Nell’analisi della partita c’è chi sostiene che il Sassuolo abbia aspettato il Genoa per poi colpire al momento opportuno, ma Juric non è assolutamente di questa opinione.
“Io non credo che il Sassuolo ci abbia aspettato, semmai penso che siamo stati noi a costringerlo ad aspettare. Li abbiamo messi in difficoltà facendoli correre molto. Nel secondo tempo abbiamo avuto molte palle gol nitide, però io sapevo che loro sono velocissimi nelle ripartenze con giocatori che hanno accelerazioni impressionanti come Politano e Defrel. Per cui, sapendo che erano molto pericolosi in certe situazioni, avevamo lavorato proprio per non concederle, ma purtroppo si sono verificate ugualmente. Adesso però voglio analizzare i video per dare una risposta giusta a quello che è accaduto “.
Nei prossimi giorni al campo Signorini di Pegli non mancheranno certamente gli straordinari.

Giancarlo Rizzoglio

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