Criscito: “Voglio vincere qualcosa col mio Genoa”

Il difensore ai microfoni di Genoa Channel: "Spero che un giorno i miei figli indosseranno questa maglia che è molto speciale"

Mimmo Criscito (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

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“Voglio vincere qualcosa col Genoa”. Manca ormai soltanto l’ufficialità per il ritorno di Mimmo Criscito al Genoa, dopo circa sette anni trascorsi allo Zenit San Pietroburgo. Ma il giocatore in un’intervista a Genoa Channel, che sarà pubblicata domani ma è stata anticipata stasera dal programma We Are Genoa su Telenord, ha raccontato quale sarà il suo prossimo futuro in rossoblù. E ha tracciato già la strada per i suoi figli: “Spero che un giorno i miei figli indosseranno questa maglia che è molto speciale”. Ecco i principali punti dell’intervista di “capitan futuro”.

RITORNO – “Sette anni fa avevo dichiarato che il mio sogno era di tornare al Genoa ed è ancora quella. E poi vincere qualcosa con la maglia rossoblù”.

GLI INIZI – “Ho dato i miei primi calci al pallone a quattro anni: vengo da un piccolo paese vicino Napoli e ho iniziato a giocare presso una scuola calcio, grazie ad alcune amicizie del mio papà. Io dormivo col pallone accanto a me: sono nato con la passione del calcio”.

LA SVOLTA – “Avevo 13 anni, l’età in cui si fanno tanti provini. Ne ho sostenuto uno a Napoli dove c’era Onofri che era il responsabile del settore giovanile del Genoa. Dopo quel provino ho disputato il Memorial Scirea a Matera col Genoa”.

LA FAMIGLIA – “Mi ha seguito sempre: con la pioggia, col sole, in ogni circostanza. Per i miei genitori non è stato facile, poiché a 14 anni sono andato via da casa: però sapevano che volevo diventare calciatore, anche se mia mamma all’inizio ha fatto un po’ fatica ad accettarlo”.

GENOVA – “Io ho sposato una genovese, i miei figli sono nati a Genova. Per me questa città è come casa mia: i tifosi mi vogliono bene, io non li ho mai dimenticati. Anche dalla Russia seguo sempre il Genoa: anche i miei figli hanno la passione per i colori rossoblù”.

SAN PIETROBURGO – “Sono andato in una città bellissima, ma i primi mesi sono stati molto difficili per me, ma soprattutto per mia moglie. Io riuscivo a superare le difficoltà, giocando a calcio vedevo altre persone: mia moglie era incinta del mio primogenito. Ma pian piano abbiamo superato tutto: i sette anni in Russia sono ormai volati”.

LE COPPE EUROPEE – “L’esordio in Europa l’ho fatto col Genoa, giocando in Europa League. Poi allo Zenit ho giocato per cinque anni in Champions League: è stato emozionante andare in campo e ascoltare l’inno della competizione”.

GOL – “Se dovessi tornare in Italia e al Genoa mi piacerebbe andare in doppia cifra. Allo Zenit sono passato alla storia, poiché sono il difensore che ha segnato il maggior numero di reti”.

LUOGHI – “Il posto più magico di Genova è lo stadio tinto di rossoblù. A me piace molto Castelletto, dove vado spesso con mia moglie: si vede lo splendido panorama di tutta la città”.

“Un saluto a tutti i genoani: speriamo di vederci presto” conclude Mimmo.

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