GRIFO D’ATTACCO – Genoa, non mollare ora che sei in discesa

Pianetagenoa1893.net incontra il direttore Beppe Nuti

Genoa Lapadula Piatek Sandro Juric

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Battuta d’arresto per il Genoa che cade a Bologna dopo tre vittorie consecutive. La squadra di Ballardini non compie il salto di qualità e resta nella parte destra della classifica con trenta punti. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, direttore artistico e responsabile dello sport di Antennablu, nella 76ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

Quarantotto ore dopo come analizza il ko al Dall’Ara? «Una brutta sconfitta, non vorrei (ma non credo) che qualcuno iniziasse a giocare consapevole della salvezza, che tra l’altro non è ancora matematica. Il Bologna ha colpito due volte perché il Genoa ha sbagliato due volte: un vero peccato perché gli avversari nel primo tempo davano l’impressione di essere impauriti. Se hai la possibilità di vincere, devi vincere. I giocatori di Ballardini facciano tesoro di questo ko per ripartire».

Perché i centrocampisti del Genoa non fanno gol? «E’ una questione di tempi e spazi. Mezz’ali come Hiljemark, Rigoni e Bessa hanno l’inserimento tra le loro migliori caratteristiche ma molte volte non riescono a farlo; dipende anche dal lavoro degli attaccanti, che nel Genoa è sempre abbondante tra Galabinov e Pandev. In ogni caso Ballardini sta migliorando la fase offensiva del Grifo».

Testa al Cagliari. «Una squadra che ha perso quattordici partite in campionato e, assieme al Genoa, condivide il problema del gol. I sardi, a discapito, subiscono tanto. Mi preoccupano Joao Pedro e Pavoletti, lui lo conosciamo abbastanza bene. Il Cagliari è comunque una squadra difficile da battere ma il Grifone deve vincere. Mancano tante partite alla fine e nessuna squadra regala niente, il Genoa non deve ricadere nella spirale negativa ora che la strada si è fatta in discesa».

Rischierebbe Rossi e Veloso dal primo minuto? «No, entrambi rientrano a metà settimana e avranno pochi allenamenti nelle gambe. Meglio non forzare i tempi e aspettare che la situazione climatica (aspetto importante per chi corre e ha avuto problemi muscolari) diventi più favorevole. Ballardini comunque è coperto nei reparti: il trio Bessa-Bertolacci-Hiljemark funziona, così come Pandev-Galabinov. Fare tanti punti, senza più sperperare, darebbe modo a Giuseppe Rossi di rientrare con maggiore serenità».

Alessandro Legnazzi, Beppe Nuti

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