GRIFO D’ATTACCO – Genoa, convinciti della tua qualità

Pianetagenoa1893.net incontra il giornalista Beppe Nuti

Genoa Lapadula Piatek Sandro Juric

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Il Genoa sfiora la materializzazione del miracolo a San Siro: l’Inter acciuffa un’insperata vittoria nei minuti finali grazie al colpo di testa di Danilo D’Ambrosio. Grifone alla quarta sconfitta consecutiva e ora terzultimi in campionato. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, direttore artistico e responsabile dello sport di Antennablu, nella 53ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

Il Genoa ha sfiorato il miracolo. «Il Grifo poteva vincere, ha rischiato di pareggiare ma, alla fine, ha perso. Ho visto il miglior Genoa dell’anno, capace di costruire quattro nitide palle gol a Milano. Juric aveva capito le potenzialità e i punti deboli dell’Inter, ossia la mancanza di un uomo decisivo sulla trequarti campo, dietro Icardi. Se l’è giocata benissimo, chiudendo Perisic e Candreva con Rosi e Laxalt, e annullando le fonti di gioco in mezzo al campo. Sarebbe stato un punto d’oro che avrebbe dato morale e tanta fiducia a questi ragazzi che ce la stanno mettendo tutta».

La solita disattenzione da palla inattiva costa caro: perché Juric non ha ancora trovato una soluzione? «E’ difficile da capire perché è da molti mesi che lavora sempre con gli stessi uomini. Prima del gol di Danilo D’Ambrosio la fase difensiva ha concesso un’occasione a Perisic in avvio e il palo di Brozovic a fine primo tempo: non ricordo delle parate miracolose di Perin, ricordo invece i due interventi importanti di Handanovic su Taarabt e Omeonga. Mi rammarico per la doppia espulsione in pieno recupero, Guida poteva usare un pizzico di buon senso e capire lo stato d’animo del Genoa dopo il gol subito: dall’altra parte, i nervi vanno sempre tenuti saldi, fino alla fine».

I migliori in campo sono stati, appunto, Omeonga e Adel Taarabt? «Direi di sì. Il belga ha giocato a uomo su Borja Valero annullandolo del tutto per poi staccarsi sulla fascia per provare l’uno-contro-uno con Dalbert. Quando tornerà dopo la sosta Omeonga deve sempre giocare. Bene anche Taarabt, soprattutto senza palla e in ripiegamento. Il marocchino ha fatto l’elastico tra i reparti correndo tantissimo e sfiorando il gol con il suo classico destro a giro dalla distanza».

Al Genoa mancheranno sette titolari contro il Bologna. Quale sarà la formazione? «In attesa di conoscere gli esiti degli esami di Veloso e Laxalt, penso che l’undici sia già fatto con Rigoni al posto di Omeonga, Pandev o Ricci al posto di Taarabt. Con l’attuale classifica (due punti in sei giornate) sarà importantissimo non perdere contro un avversario che ha della qualità in avanti nei vari Verdi, Palacio e Destro. Il Genoa deve tirare fuori l’orgoglio ferito, reagire positivamente dopo il ko di San Siro convincendosi della qualità dei propri mezzi».

Alessandro Legnazzi, Beppe Nuti

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