Juric deve restare se stesso. I cambi paralizzano il Genoa

Contro la Lazio non ha funzionato l'idea di sfruttare Adel Taarabt "alla Mesto", ossia al centro del reparto offensivo e con due ali ai lati

L'abbraccio tra Pellegri e Ivan Juric (foto di Tanopress)

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Dopo soli venti minuti di gioco Juric aveva capito d’aver innestato la marcia sbagliata con Taarabt falso numero nove. Allora scalava e inseriva Pietro Pellegri. Accorgimento azzeccato ma i cambi giusti, diceva un vecchio allenatore, rivelano il volto dell’undici iniziale sbagliato. Il Genoa con il tridente leggero – composto da soli rookies del ruolo – non è piaciuto a nessuno: il reparto offensivo è parso slegato dalla squadra e avulso dal gioco, una soluzione provata in allenamento ma senza controprova convincente in partita. Non ha funzionato Taarabt “alla Mesto”, per intenderci, invenzione di Gasperini architettata per vincere un derby di qualche anno fa.

I casi sono due: il cambio tattico del tecnico spalatino, ossia promuovere a prima punta un’ala, può starci ma deve essere costruito nel tempo, altrimenti si corre il rischio di non essere più se stessi. Il Genoa della prima mezz’ora non era il Genoa di Juric. Il subentro di Pellegri è stato estremamente positivo perché in primis ha responsabilizzato il ragazzo d’oro (il Grifone perdeva 1-0 e non dava cenni di risveglio) e, in secondo luogo, ha conferito potenza e capacità di vincere i contrasti fisici. L’avrebbe garantito anche Galabinov; vedere Taarabt guerreggiare contro de Vrij faceva tenerezza, purtroppo ha perso i duelli aerei e le situazioni spalla-spalla.

Il marocchino, comunque, si è adattato cercando di fare il possibile ma non a caso il suo rendimento è cresciuto quando è tornato largo a sinistra. Juric avrà senz’altro colto un segnale positivo dal gruppo: la squadra c’è, è in piena sintonia con lui, nessuno (compresi i prenditori d’appunti a Pegli) trama alle spalle. L’importante è che il mister del Genoa resti se stesso e continui a proporre l’idea di calcio che meglio conosce e che può certamente ottimizzare nel corso di questa stagione.

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.