UN TACCO DI CLASSE: situazione kafkiana sulla panchina del Genoa

Sembra proprio tutto deciso: Juric sarà il prossimo allenatore del Genoa. Ci permettete di definire questa “situazione” almeno kafkiana? Sembra tutto fatto, solo per i media, senza che per ora né Gasperini né Preziosi abbiano aperto bocca. E’ sembrato che tutti, feici e contenti, abbiano deciso tutto tra di loro, senza informare, senza dire una […]


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Sembra proprio tutto deciso: Juric sarà il prossimo allenatore del Genoa. Ci permettete di definire questa “situazione” almeno kafkiana? Sembra tutto fatto, solo per i media, senza che per ora né Gasperini né Preziosi abbiano aperto bocca. E’ sembrato che tutti, feici e contenti, abbiano deciso tutto tra di loro, senza informare, senza dire una parola.

Gasperini sereno (“Non mi hanno detto ancora nulla, aspetto”) . Preziosi (“Parlerò quando lo guarderò in faccia”) molto misterioso anche se, da più parti, si parla già di contratto triennale con Juric.

E, quel che diverte molto (si fa per dire…) è l’abbraccio del Gasp a Juric durante la festa del Crotone e le sue parole di elogio: “Sono contento per lui, farà carriera, è stato un alunno molto bravo”.

Tutto kafkianamente divertente, no? Ora attendiamo perché, al dilà della forma, ci sono i veri problemi del Genoa: problemi organizzativi, problemi economici, problemi tecnici.

SOLDI – Intanto è importante che Preziosi riesca a trovare giocatori che gli diano la possibilità di realizzare valide plusvalenze, almeno per quei 20/25 milioni che servono per sanare il bilancio. Da dove potranno arrivare? Ovviamente da quei giocatori più richiesti che in verità sono rimasti pochi: Pavoletti e Rincon, Perin e Izzo tutti messi in vetrina e oggi richiestissimi. Dopo questi però, non ci sono altri giocatori che possano creare plusvalenze e proprio Gasperini ha visto in questa situazione una delle gravi difficoltà che affliggono in Genoa.

GASP – Forse abbiamo capito perché Gasperini preferisce chiudere col Genoa: proprio perché il club non riesce più ad avere giocatori da far crescere per diventare “produttivi”, cioè pronti a creare plusvalenze. Per una società che si è imposta l’autogestione questo tipo di operazioni è assolutamente necessario.

VIA – Dunque due o tre giocatori forti se ne andranno. C’è il caso Ansaldi, ma lui porterebbe probabilmente una plusvalenza limitata. Questo perché sarà riscattato a 4 milioni di euro, potrebbe essere venduto, al massimo, a sei o sette: con appena due-tre milioni di plusvalenze.

JURIC – Auguriamo al giovane trainer tutte le fortune. Ma, ripetiamo, il suo compito sarà difficilissimo. E Preziosi rischierà forte per aver scelto questo ottimo allenatore, ma senza esperienza in serie A. Il problema del Genoa è il solito: con il mercato di Preziosi, fatto di rinnovamenti annuali quasi totali, impone al tecnico di turno di ricostruire, di ricomporre, di assimilare, di integrare giocatori ancorché individualmente bravi fra di loro in un telaio compatto. Ora Gasperini era un “sommo maestro” in questo, ma chi arriverà ce la farà? Un interrogativo molto significativo.

MERCATO – Di nomi ormai se ne fanno tanti, ma anche certi giovani sono scomparsi dall’orizzonte rossoblù: come Lapadula finito ormai al Napoli, Sensi e Mazzitelli al Sassuolo. Per gli altri rossoblù il mercato è incerto: Suso potrebbe rimanere, ma Galliani tergiversa: vorrebbe Pavoletti. Gabriel Silva, per noi ottimo giocatore, costa troppo per il riscatto dall’Udinese. Preziosi ha detto: “Non farò rivoluzioni!”. Speriamo, ma ricordiamo che lo scorso anno ben sei giocatori di quella formazione che andò in Europa non ci sono più. E solo Gasperini è riuscito a ricomporre una formazione che quest’anno ha chiuso, possiamo dirlo, in bellezza.

Vittorio Sirianni

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