ESCLUSIVA PG, Testoni: “Genoa, contro l’Atalanta non hai niente da perdere”

'Ruspa' a Pianetagenoa1893.net: "Ho giocato con Gasperini e lavorato con Mandorlini"

Claudio Testoni, a sinistra, con Briaschi (da Genoacfc.it)

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Una storica promozione in A del Genoa è legata a una vittoria in trasferta. Nel campionato 1980-1981 il Grifo di Gigi Simoni tornò in massima categoria dopo aver vinto contro l’Atalanta, in Lombardia. Tra i rossoblù era schierato un giovanissimo Claudio Testoni che Pianetagenoa1893.net ha intervistato in esclusiva alla vigilia della gara con i bergamaschi.

Nel giugno 1981 il suo Genoa fu accolto al ritorno da Bergamo con il saluto delle sirene del porto. Che bel tributo, lo ricordo distintamente. Vincemmo 2-1 a Bergamo e ci riscattammo dopo una brutta sconfitta a Pescara. Al ritorno, Simoni ci disse: ‘Ho fatto tanti anni di Serie B, guai a voi se mollate’. Quelle parole ci fecero un gran bene, assieme alla vittoria della Sampdoria a Roma. Capii che l’imprevedibile può sempre succedere. Era un Genoa formato con un perfetto equilibrio tra giocatori debuttanti, mi riferisco ad esempio a Martina, Lorini, Corti, e calciatori più esperti come Onofri e Sala“.

A questo Genoa manca un pò di animo ‘ruspante’, non trova?Non è mai elegante fare paragoni con il mio passato. Conosco bene i tifosi genoani, amano giocatori che, come lo ero io o Faccenda, mettono tutto quello che hanno, sebbene difettino di tecnica. Al popolo rossoblù piace il giocatore di livello agonistico. Tornando al presente, non mi piace quando sento dire che i giocatori del Genoa devono vergognarsi: sono convinto che molti di loro siano i primi a essere dispiaciuti per questi risultati deludenti. Ho vissuto tanti spogliatoi da calciatore e da allenatore ma di lavativi non ne ho mai trovati“.

Ci può parlare di Andrea Mandorlini?Con lui condivido la terra d’origine e la panchina del Bologna: nel 2004-2005 guidavo la Primavera mentre Mandorlini era il tecnico della prima squadra che sostituì Renzo Ulivieri. Cercava di ottenere il massimo dai suoi calciatori e per questo ebbe dei problemi con qualche senatore dello spogliatoio rossoblù. Il suo Bologna correva bene, nonostante il periodo non fosse dei migliori. Adesso è al Genoa e deve lavorare in un caos generale“.

Che idea si è fatto della contestazione? Penso che il genoano ne abbia abbastanza di una sommatoria di fattori. Paradossallmente Preziosi è il presidente del dopoguerra che ha gestito il club con più raziocinio: dai dieci campionati di fila in A ai grandi giocatori che sono passati da noi. Guardate le big del nostro campionato, tutte hanno un ex rossoblù del recente passato: Pavoletti al Napoli, Rincon alla Juventus, Perotti alla Roma, Berolacci al Milan, Ansaldi all’Inter. Il rammarico dei tifosi è proprio questo continuo via-vai“.

Domenica arriva l’Atalanta di Gasperini: può convincere i nostri lettori a pensare in positivo?Il mio Genoa riuscì a battere contro ogni pronostico una delle Juventus più forti di sempre: quella di Zoff, Cabrini, Paolo Rossi, Platini… Giocare a Marassi non è mai semplice, lo dice la storia. Domenica il Grifo non avrà niente da perdere: l’Atalanta sulla carta è uno squadrone, sul campo però si scende undici contro undici. Lo spirito genoano è quello di non mollare mai perciò non accetterei una resa prima della partita. Gasperini l’ho avuto come compagno alla Reggiana nel ’78, fin da allora aveva una propensione ad allenare e giocare un calcio propositivo“.

Alessandro Legnazzi

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