“La via giudiziaria e quella legislativa? Sono due squadre percorribili e non confliggono tra loro”. L’avvocato genovese Paolo Bordonaro, intercettato oggi da Pianetagenoa1893.net a Roma al termine dei lavori del meeting Iafa “A difesa di una professione”, esprime la sua opinione sulla strategia implementata dall’associazione di agenti di calciatori per la tutela della propria professionalità. “Quella politica è una strada – prosegue Bordonaro – perseguita da 25 anni e purtroppo i risultati sono stati abbastanza scarsi”.
E l’altra?
“E’ più recente, ma ritengo che sia la strada vincente. Quando i diritti sono negati, l’unica istituzione che può riconoscerli è la magistratura. Sono convinto che questa strada porterà dei risultati”.
Dai lavori odierni emerge che gli agenti di calciatori sono una categoria senza diritti, quasi al di fuori del sistema giuridico…
“Proprio per questo occorre l’intervento della magistratura. L’intenzione delle istituzioni finora è stata quella di tenere i procuratori fuori dal mondo del calcio istituzionale, ritenendo che rappresentino interessi che con il mondo del pallone non abbiano nulla a che fare. In realtà, è una categoria che fornisce i calciatori, elemento fondamentale dello spettacolo, e hanno tutti i diritti ad essere assistiti. Però non lo si vuole riconoscere: la via giudiziaria servirà a questo”.
Marco Liguori
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