ESCLUSIVA PG – Gallazzi: «Giovedì o venerdì ci vedremo con Preziosi. Voglio chiudere in fretta la trattativa»

Il potenziale acquirente del Genoa chiarisce: «Bybrook è un socio solido, smentisco totalmente tutti i nomi usciti come Berlusconi o Aponte»

Giulio Gallazzi (Foto Primocanale)

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In esclusiva Pianetagenoa1893.net ha raggiunto Giulio Gallazzi, l’uomo d’affari alla guida di Sri Group che nei giorni scorsi ha fatto recapitare ad Enrico Preziosi la lettera d’intenti con l’offerta per l’acquisizione del Genoa.

Dottor Gallazzi, innanzitutto ci conferma che la vostra offerta riguarda il 100% delle quote del Genoa e che quindi Preziosi non avrebbe più alcuna partecipazione azionaria?
«Assolutamente sì».

A che punto è la trattativa e ci conferma le notizie pubblicate oggi dai giornali e che la vostra offerta sarebbe più bassa di circa 20 milioni rispetto alla domanda di Preziosi?
«Giovedì o venerdì ci vedremo e mi aspetterò una controproposta. Nel rispetto della squadra e dei tifosi questa trattativa non può più andare per le lunghe. Se le cose andranno per il verso giusto lunedì vorrei iniziare la due diligence. Non le posso dire la cifra esatta ma le dico che la nostra offerta è più alta di quei 110 milioni di euro che sono stati scritti. Non so quale sia la controproposta di Preziosi perché non ho avuto alcun riscontro. Ad oggi so quello che ho letto sui giornali».

Sono usciti anche alcuni articoli che sollevano dubbi circa l’affidabilità di Bybrook Capital, il fondo che entrerebbe in partnership con lei. Cosa ci può dire a riguardo?
«Bybrook è uno dei maggiori azionisti di Montepaschi da cui ha comprato il debito. Montepaschi è una banca regolata da Banca d’Italia. Mi sembra evidente che le garanzie ci siano, altrimenti la Banca d’Italia non lascerebbe Bybrook essere il secondo o terzo azionista di Montepaschi in cui lo Stato è il primo. Ci sono poche informazioni a riguardo perché Bybrook è un fondo giovane, uno di quelli che hanno le “tasche piene” e non quelli che hanno già investito tutto e non hanno niente da mettere. Ma essendo appunto un fondo con le “tasche piene” non risulta nel conto economico perché non si vede la rendita sugli investimenti già fatti. Ecco spiegato il motivo delle informazioni ridotte».

Si sono fatti tanti nomi di imprenditori famosi che starebbero “dietro” a lei e al suo fondo. Cosa ci può dire a proposito?
«Chiariamo una cosa: noi siamo tecnicamente una investment company non siamo un fondo. Investiamo capitali propri, abbiamo risorse proprie e abbiamo un’attività di gestione del capitale. I nostri partner finanziari  sono i fondi che raccolgono capitali da investitori. La maggioranza del capitale di Bybrook viene da uno dei maggiori fondi al mondo: Blackstone Group che ha asset per 347 miliardi di dollari ed è il secondo azionista di Intesa Sanpaolo. Noi lavoriamo con i cosiddetti fondi istituzionali. I loro soldi sono: o di fondi ancor più grandi (come il caso di Bybrook) o di fondi strutturali sovrani che ritengono di investire in veicoli più veloci e più adatti a gestire business specifici e specialistici. I soldi che ha Bybrook non sono di famiglie o persone fisiche ma di grandi operatori del sistema finanziario mondiale appunto come Blackstone. Quindi smentisco totalmente tutti i nomi usciti come Berlusconi o Aponte: dietro di me ci sono io e la cosa mi mette serenità».

Parliamo di calcio, che giudizio può dare sul mercato appena concluso?
«Voglio sottolineare che il mio è un giudizio da sportivo non da proponente. Dico che date le risorse disponibili i dirigenti hanno fatto un buon lavoro. I migliori acquisti sono quelli non ceduti, adesso rientra un giocatore molto importante come Izzo. I nuovi visti con la Juve sono buoni: Galabinov è utile, Lapadula non lo scopriamo adesso e Bertolacci è bravo».

Domenica sarà in tribuna a Udine?
«Io no di sicuro, se Anselmi ci vuole andare si prenderà il biglietto. Ho visto la partita con la Juve perché volevo vedere la squadra».

Può confermare l’ingresso di Stefano Eranio nel futuro staff dirigenziale?
«E’ una della persone che mi ha affiancato per la trattativa. Se dovessimo prendere noi il Genoa Eranio sarà della squadra. Il ruolo che avrà però sarà definito con lui al momento dell’acquisizione della società».

Conosce il progetto del Genoa Village di Cogoleto?
«Conosco il progetto ma non sono mai stato sul posto. Mi dicono sia un luogo splendido che potrebbe essere adatto per la sede. Ad ogni modo lo valuteremo nel momento e se avremo acquisito la società, ora è presto per parlare dei dettagli».

Ci dica, in conclusione, quale sarà la prima cosa che farà in qualità di nuovo proprietario del Genoa.
«Un minuto dopo che avrò le quote del Genoa chiederò di incontrare la squadra, l’allenatore e il direttore sportivo».

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