ESCLUSIVA PG, Edenilson: “Vi presento il mio esaltante Genoa brasiliano”

Intervista a tutto campo con l'esterno sui suoi ruoli in campo, l'amore per Genova e i tifosi, e il gruppo compatto attorno all'asado di capitan Burdisso

Edenilson durante l'intervista di Pianetagenoa1893.net

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Intervista a ritmo di samba per Pianetagenoa1893.net con Edenilson. Il nostro incontro con il giocatore brasiliano del Genoa è stato esaltante: è un mix di simpatia e cordialità tutta verdeoro. L’esterno rossoblù ci ha parlato di temi tecnici, ma anche del suo amore per Genova e i tifosi.

Lei è uno degli uomini cross del Genoa: è giusto definirla così?

Mi piace molto fare i cross. Lo faccio anche in allenamento con i compagni. Ma non sono ovviamente il solo: assieme a Lazovic, Laxalt e Brivio ci esercitiamo per provare lo schema per i compagni in area. E’ uno degli schemi che proviamo di più”.

Come si trova con Juric? Il suo gioco sulle fasce esalta le sue caratteristiche?

Mi trovo molto bene. Il mister chiede molta intensità anche in fase difensiva”.

Lei si troverebbe in una posizione più offensiva?

Dipende dalle necessità. L’ho già provato contro l’Empoli e avevo già giocato in questo ruolo in Brasile. Nel Corinthians avevo svolto tutte le funzioni nella fascia, da terzino sino all’ala destra. Non è semplice: devi essere abituato per poter giocare sulla corsia esterna”.

Riesce anche a giocare sulla sinistra oppure preferisce restare a destra?

Anche in questo caso so adattarmi ai compiti da svolgere sul momento”.

Dopo la sosta del campionato, il Genoa giocherà a Roma contro la Lazio. Lei l’ha già battuta nel primo anno in rossoblù: il Grifone può battere l’aquila Olimpia?

Possiamo farcela avendo molta umiltà. Non dimentichiamo che la Lazio attraversa un periodo positivo: ha disputato una buona gara contro il Napoli e possiede giocatori molto offensivi. Ripeto: occorre molta umiltà e capacità di saper soffrire”.

La Lazio può caratteristiche simili al Milan e quindi può lasciar giocare di più il Genoa?

Sì, può essere così. Non è come l’Udinese che è venuta a chiudersi al Ferraris e abbiamo avuto difficoltà a entrare in area. Può succedere di tutto”.

Quanto è stata importante per lei la figura di Alessandro Mori Nunes, ex capitano del Corinthians?

Mi ha aiutato tanto ed è per questo so svolgere più ruoli. Mi aveva predetto una buona carriera sulla fascia: mi ha indirizzato nella scelta di una posizione su cui puntare”.

Tite, suo allenatore al Corinthians, è l’uomo giusto per rianimare il calcio brasiliano?

Penso di sì. E’ l’uomo giusto: da quando è arrivato, il Brasile è primo nel girone sudamericano di qualificazione al Mondiale 2018. Lui lavora molto bene con il gruppo e sa gestire i calciatori”.

Ci spera in una chiamata in nazionale?

Penso prima a lavorare bene al Genoa: voglio tenere i piedi ben saldi a terra”.

Edenilson intervista PG 2

Passando ai tifosi, si può considerare il Ferraris come una Torcida rossoblù?

Sì, il tifo al Ferraris è molto simile a quello del Brasile: me ne sono accorto subito il primo anno, i tifosi ti aiutano a vincere le partite. E’ una spinta molto forte: riesce perfettamente a unire la squadra ai supporter”.

Il derby Corinthians-Palmeiras ha qualche analogia con quello della Lanterna?

Qui si vive molto di più l’atmosfera del derby. E’ più sentito perché ci sono solo due squadre, mentre in Brasile ce ne sono quattro”.

E’ vero che la qualità del campionato brasiliano è leggermente diminuita rispetto al passato?

Sì, difatti le squadre faticano ad andare lontano in Coppa Libertadores”.

Riguardo alla città, lei la ama molto…

E’ proprio così”.

Ha imparato a parlare il dialetto genovese? In molti dicono che ci sono delle affinità con la lingua portoghese.

No (NDR: ride). Forse la pronuncia e la cadenza possono avere affinità, ma parlarlo è un’altra cosa”.

Le piacciono le specialità della cucina ligure?

Vado matto per i vari tipi di pasta: in Brasile non esistono. Ovviamente devo seguire la dieta (NDR: sorride).

Al Genoa si mangia in prevalenza l’asado: quando deciderà di preparare una picanha oppure un churrasco?

Non so cucinare, è più facile che la compri pronta, anche se non è semplice trovare quel taglio di carne”.

Quando Burdisso prepara l’asado, tutti voi giocatori suoi ospiti giocate meglio: c’è un ingrediente segreto che usa il capitano?

No, non credo (NDR: ride ancora). Sono momenti molto belli che uniscono ancora di più il gruppo fuori dal campo come piace a mister Juric. A proposito, ho una novità in famiglia”.

Quale?

A febbraio, come nascerà il mio secondogenito: lo chiameremo Miguel. Sarà quasi contemporaneo alla nascita del figlio di Rigoni”.

Miguel come Veloso?

Sì. Lui ha chiamato suo figlio Leonardo come Pavoletti: è un modo per far comprendere che siamo una grande famiglia”.

Alessandro Legnazzi

Marco Liguori

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