ESCLUSIVA PG, Matuzalem: “Genoa, hai perso troppa personalità ma ti salverai”

L'ex centrocampista: "Ballardini è l'allenatore ideale, in bocca al lupo e spero che possa iniziare un anno con la preparazione estiva. Veloso il più forte"

Francelino Matuzalem contrasta Valdes del Parma (Foto by Marco Luzzani/Getty Images)

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Ottantesimo minuto. Vargas scarica a destra dove trova un suo compagno. Alza la testa, due passettini per trovare la migliore coordinazione. Calcia, la palla passa sotto l’incrocio dei pali. Gol, la Nord zittisce la Sud. Francelino Matuzalem, conosciuto in Europa per lo scorpione al Siviglia durante una partita di Coppa Uefa, è entrato nel cuore dei genoani dopo questo gol nel derby dell’aprile 2013. Pianetagenoa1893.net ha intervistato in esclusiva l’ex centrocampista brasiliano attualmente in forza al Monterosi, squadra dilettantistica della provincia di Viterbo.

Matuzalem, lei è stato allenato da Ballardini alla Lazio e al Genoa. Come si comporta nello spogliatoio? «Il mister è uguale a come lo si vede mediaticamente: ogni tanto si arrabbia, però è sempre tranquillo e lascia esprimere al meglio le abilità di ogni calciatore. Il Genoa ha preso l’allenatore ideale per salvarsi, ne sono certo e gli faccio un grande in bocca al lupo».

Quali furono le prime parole del mister quando prese in mano il Genoa terzultimo in classifica? «Debuttò a Torino contro la Juventus di Conte, finì 1-1 quanto tutti ci davano per spacciati. Mise in ordine una casa disordinata attraverso il dialogo. Preparò benissimo la partita, giocammo anche con un ottimo palleggio a terra. C’erano altri giocatori di spessore e qualità. A differenza di Gasperini che reputo il migliore dal punto di vista tattico, Ballardini non ha mai avuto la possibilità d’iniziare a lavorare in estate: lo meritava già dopo la salvezza del 2013».

Veniamo al presente: il Grifone fatica a fare punti. Di cosa ha bisogno?

«Vedo una squadra normale, di lavoratori, che faticherà tutto l’anno ma che alla fine si salverà. Rispetto agli anni passati il Genoa ha perso personalità. Spero che nel mercato di gennaio possa muoversi qualcosa per migliorare anche l’aspetto tecnico e facilitare il lavoro del mister».

Secondo lei qual è il miglior centrocampo rossoblù?

«Sicuramente a tre perché Ballardini ha sempre giocato così: ricordo che il suo Genoa proteggeva molto, era difficile da perforare. Bertolacci è cresciuto tantissimo negli ultimi anni, esclusa la parentesi al Milan dove hanno fallito in molti; Veloso è il più bravo tecnicamente quindi ideale. E’ più un problema di modulo che di giocatori perché a centrocampo il Genoa ha qualità e quantità».

Alessandro Legnazzi

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