Un riconoscimento speciale per Ballardini, genoano a vita (VIDEO)

Il tecnico merita un premio tutto in rossoblù per non essersi seduto sulla poltrona con i colori della Sampdoria


Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Un gesto che da ieri sera fa il giro di tutti i social (come si vede dall’immagine girata da alcuni nostri lettori) e fa inorgoglire tutti i tifosi del Genoa. Davide Ballardini non ha voluto sedersi sulla poltrona con i colori della Sampdoria durante la conferenza stampa post derby. A questo punto, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso – conferma o non conferma sulla panchina a fine stagione – il tecnico dovrà essere insignito di un premio speciale: non solo un monumento per la salvezza acquisita, ma un riconoscimento per la sua genoanità. Anzi, secondo me dovrebbe essere insignito della sua appartenenza a vita al Grifone. Quello di ieri è un gesto che lo lega per sempre al club più antico d’Italia e ai suoi tifosi che se nutrivano nei suoi confronti già tanto affetto e stima, ora lo ricorderanno come un “vate”: un binomio indissolubile tra il tecnico e il Popolo rossoblù che lo ammira e lo rispetta. Dunque, Balla genoano a vita: è rimasto in piedi, impassibile, appoggiato alla scrivania per tutti i 3 minuti e 48 secondi della conferenza stampa.

[embedcontent src=”videogazzetta” url=”https://video.gazzetta.it/ballardini-non-si-siede-sedia-samp/0622efd8-3b03-11e8-92ca-3f2c08195185″]

LA PARTITA – Il Genoa ha giocato una gara molto accorta: un atteggiamento necessario per non esporsi al gioco in velocità (e soprattutto in contropiede) degli avversari. Qualcuno avrà storto il naso, non sarà esteticamente bello, ma è stato necessariamente pratico. Si sono raggiunti due obiettivi: il primo è il punto che avvicina sempre più il Grifone alla quota salvezza posta a 39-40 punti. Il secondo è aver spezzato la serie di tre vittorie consecutive dei blucerchiati e, probabilmente, frenando le loro ambizioni d’Europa League. Cos’è mancato? Una zampata vincente in contropiede: da questo punto di vista la squadra ha purtroppo dei limiti e l’unico giocatore che poteva svolgerla, Galabinov, è rientrato solo negli ultimi minuti dopo uno stop di circa tre settimane per un infortunio muscolare. Si poteva esercitare una maggiore pressione sulle fasce, visto che Pereira e Laxalt si sono dimostrati comunque migliori dei quattro avversari (Murru, Bereszynski, Regini, Sala) che si sono avvicendati in quella zona del campo. Ma poi la stanchezza per le tre gare in una settimana si è fatta sentire e lo stratega rossoblù Ballardini ha deciso di far calare i ritmi e portare un punto in cascina.

Sabato prossimo c’è il Crotone, invischiato in zona retrocessione, al Ferraris: è l’occasione per chiudere i conti col discorso salvezza. Passo e chiudo!

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.