Riparte una nuova stagione della storia infinita del Genoa col suo nuovo condottiero Juric

Il gruppo, elemento cardine del tecnico croato. Un ricordo di quando allenava la Primavera nel 2014


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Primo impegno ieri per Ivan Juric che ha iniziato alla grande la nuova stagione del Genoa. Di lui ho un ricordo molto piacevole del periodo in cui, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, era alla seconda esperienza sulla panchina della Primavera (2013/14) che aveva iniziato in modo poco felice il campionato. Correva l’anno di grazia 2014 e il tecnico croato si era tolto una gran soddisfazione, vincendo 1-0 grazie a un rigore di Held. A fine partita gli avevo chiesto chi fosse stato il migliore dei suoi ragazzi in campo: “Nessuno in particolare – aveva risposto – perché abbiamo costruito un bellissimo spirito di gruppo. Anzi, posso dire che proprio questo spirito è stato il migliore in campo” (Clicca qui per leggerla tutta). In questa frase si racchiude tutta filosofia del condottiero rossoblù: occorre prima costruire un gruppo molto forte e coeso, poi si passa alla fase in cui si predispongono le tattiche e gli schemi di gioco. Juric sapeva farsi perfettamente intendere dai suoi ragazzi: chiede molto ai suoi atleti, ma li incoraggia non appena vede che sono in sintonia con i suoi dettami calcistici. La sensazione avuta ieri durante l’allenamento era proprio questa: l’inizio della costruzione di un gruppo di giocatori pronto a dare il massimo. E, mattone dopo mattone, mister Juric riuscirà a edificare (con la collaborazione del presidente Enrico Preziosi, di suo figlio Fabrizio e di Omar Milanetto per il calciomercato) un Genoa combattivo: ciò che i tifosi (a cui il tecnico tiene tantissimo: lo dimostrano le tante sedute a porte aperte in programma) vogliono e chiedono ad ogni inizio stagione. E lui è certamente un allenatore che non molla mai, adatto a guidare una squadra “futurista” (per dirla alla Marinetti) com’è il club più antico d’Italia: guarda sempre al futuro, ricordando il passato e facendone tesoro. E’ forse questa la forza e l’essenza della sua storia infinita.

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Già, il calciomercato. Il presidente ha annunciato un importante “acquisto”: la permanenza di Rincon. Ottima mossa che speriamo sia seguita da un’altra: Pavoletti resti al Grifone. Credo che se si possa confermare il più possibile i perni della passata stagione, aggiungendo qualche buon innesto, il Genoa potrebbe disputare un campionato tranquillo, magari togliendosi qualche soddisfazione. In questa direzione va l’insistenza delle trattative per riprendere Suso. Barba sarebbe un ottimo acquisto per sostituire De Maio: la società continua a trattare con l’Empoli. Schema 4-3-3, 4-2-3-1 oppure 3-4-3? Tecnico nuovo e eventuali innesti nuovi in rosa: occorrerà aspettare il termine dei due ritiri per comprendere quale potrebbe essere l’assetto della squadra, pardon, della Ferrari rossoblù.

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