Quella “condotta gravemente antisportiva non percepita dall’arbitro” costa due punti al Genoa

La frase riportata dal comunicato del Giudice sportivo sottolinea la gravità dell'episodio del fallo di mano di Zampano durante la gara col Pescara

Marco Liguori (Pianetagenoa1893.net)

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Il fallo di Zampano sulla linea di porta non ce lo siamo sognato, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso. Il comunicato del Giudice sportivo, sollecitato dalla Procura federale, ha certificato la “condotta gravemente antisportiva del calciatore Francesco Zampano (Soc. Pescara) per avere impedito la realizzazione di una rete colpendo volontariamente il pallone con la mano sinistra”. Tradotto in termini pratici: mancano un’espulsione che avrebbe costretto il Pescara a giocare in 10 uomini e un calcio di rigore per il Genoa che avrebbe cambiato la partita. E molto probabilmente mancano due punti ai rossoblù che ne hanno ricevuto un danno enorme.

Ma nel comunicato c’è anche un aspetto che ritengo molto grave: “rilevato che, trattandosi in effetti di condotta gravemente antisportiva non percepita dall’Arbitro, come dallo stesso confermato con mail del 26 settembre ore 17.29…”. Dunque Irrati ha ammesso con un nero su bianco di non aver effettivamente visto il momento in cui si stava commettendo il fallo. A questo punto, davanti a una chiara ammissione di Irrati, ritengo che sia doveroso da parte del designatore arbitrale di fermarlo per congruo periodo. Se è vero che Preziosi ha sbagliato a definire “matto” il direttore di gara, è pur vero che esiste un’oggettiva problematicità nella conduzione della partita. Dunque, sia sanzionato l’arbitro Irrati come da regolamento.

 

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