Nuntio vobis gaudium magnum: habemus Rincon

Cronaca dell'ultima, lunga e spasmodica ora di calciomercato, aspettando di dare la lieta novella sulla permanenza di El General

Marco Liguori (Pianetagenoa1893.net)

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, credetemi: l’ultima ora di mercato è sembrata molto più lunga e spasmodica delle altre volte. La redazione di Pianetagenoa1893.net attendeva con ansia il fischio finale alle ore 23.00: sembrava una finale di Champions League, in cui il Genoa stava “tenendo palla” in attesa della conclusione della partita. Proprio così: Enrico Preziosi stava resistendo a tutti gli assalti volti a strappare i suoi gioielli rossoblù. Avevamo scritto del “no” secco all’Atalanta per Lamanna: ma ciò che ci interessava di più era il futuro di Rincon. In tanti di voi ci avevano scritto: “vogliamo che resti in rossoblù!”. Fino a ieri sera, il presidente aveva blindato in cassaforte Pavoletti, Perin, Izzo, Laxalt: si attendevano notizie su El General.

Attorno alle 22.25, quando è giunta la notizia dello scambio proposto dal Milan (Rincon-Poli) respinta dal Grifone, abbiamo esultato tutti in redazione. Abbiamo però atteso l’orario conclusivo: sarebbe potuta arrivare un’offerta anche dal Belucistan, meglio essere prudenti. E alle 23.01 abbiamo subito pubblicato, come un urlo liberatore, un articolo col titolo “Rincon resta al Genoa”: voi tutti l’avete salutato con gran gioia e soddisfazione. Anzi, uno di voi ha commentato in modo “papale”: Nuntio vobis gaudium magnum, a cui ho aggiunto habemus Rincon. E la giornata si è chiusa qui, per fortuna con un lieto fine.

Ora Ivan Jurić ha una squadra rafforzata, con più scelte per i moduli 3-4-3 oppure 4-2-3-1, con tanto gioco sulle fasce. Moduli e campagna acquisti a parte, il Genoa ha acquisito un nuovo condottiero che possiede una ricetta semplice ed efficace: coesione di gruppo e importanza continua ai fondamentali. Somiglia in questo al padre della pallacanestro italiana, Elliot Van Zandt che ripeteva sempre ai suoi giocatori: “Fundamentals! Fundamentals! Fundamentals!”. E il mister lo applica alla perfezione: dal rito della colazione di gruppo all’intenso lavoro in campo. Pian piano i frutti stanno arrivando. Passo e chiudo!

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.