“La porti un bel gol a Firenze”. La mia parafrasi della celebre canzone di Odoardo Spadaro, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, è precisa: gran rete di Lazovic, dopo l’occasione d’oro mancata purtroppo da Simeone sotto porta. Ed è stato proprio un gran gol: l’esterno rossoblù l’ha calciata di prepotenza nella porta della Fiorentina. Un bel primo regalo natalizio di Juric e dei suoi uomini per i tifosi che hanno gustato tantissimo questa vittoria, dopo la delusione di Milano contro l’Inter. E’ stata una vittoria cercata e voluta in gruppo da giocatori e dal tecnico con ritmo e intensità.
Il Grifone ha mostrato subito i muscoli nei 17 minuti che restavano del primo tempo. Laxalt e Lazovic servivano diversi palloni per i compagni in area, Veloso orchestrava con sicurezza la manovra coadiuvato da Cofie preciso nel lavoro di copertura. I rossoblù hanno impresso subito il loro stile “sturm und drang” cercando di fare un solo boccone della bistecca alla fiorentina. Gli uomini di Sousa hanno capito ben poco di quanto stava accadendo: dopo una serie di tentativi è arrivato il gol di Lazovic. Risultato di 1-0 al riposo, anche se, per quanto è stato costruito dalla squadra di Juric, stava un po’ stretto.
Nella ripresa c’è stata la reazione degli ospiti. Gran ruolo offerto dalla difesa che ha eretto un muro agli attacchi avversari: si è visto un super Izzo che merita un ampio spazio per la nazionale, cancellando praticamente Zarate. Ottima gara per il duo argentino Burdisso-Munoz che ha praticamente spadroneggiato. Bene anche Ninkovic e Ocampos: danno qualità alla manovra offensiva. A proposito, manca un rigore su Simeone: un’ombra sulla direzione tutto sommato sufficiente dell’arbitro Guida.
E dopo la bistecca alla fiorentina, si spera di mangiare domenica prossima dei deliziosi dolcetti di pasta reale di Palermo. Come? Semplice: se il Genoa sfodererà un’altra prestazione a mille all’ora non ci sarà scampo per i rosanero. Passo e chiudo!
