Il Genoa ingrana la quarta con l’Inter e batte anche l’arbitro

Il Grifone torna al successo con i nerazzurri, superati per il quarto anno consecutivo, e vincono nonostante un arbitraggio mediocre

Marco Liguori (Pianetagenoa1893.net)

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Stasera il Genoa ha ingranato la quarta vittoria consecutiva contro l’Inter: tre colte con Gasperini e con Juric fa un gran poker. Tanto da far esclamare a un genoano in tribuna: “Amici interisti, venite più spesso a trovarci al Tempio”. Ma soprattutto, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, i rossoblù hanno battuto senza battere ciglio anche un arbitraggio davvero pessimo: e non solo per l’episodio del rigore non concesso per il brutto fallo di Medel su Simeone. Damato ha impiegato circa un’ora prima di tirare fuori il primo cartellino giallo contro i nerazzurri, per Nagatomo: i giocatori di Pioli picchiavano come fabbri, somigliando più a una concorrente per la retrocessione che a una squadra in lotta per l’Europa League. Ho molte perplessità anche sull’episodio del rigore per il fallo di mani rilevato a Burdisso. La vittoria (anche) sull’arbitro dà ancora più rilevanza al successo odierno al Ferraris: il voto per il direttore di gara è 4, bocciato senza appello.

Detto ciò, la vittoria odierna ha restituito ai tifosi (la Gradinata Nord ha trascinato lo stadio e la squadra con i cori e le bandiere) un Grifone orgoglioso e in forma che torna a conquistare finalmente i tre punti. Si segnalano: gioco sulle fasce, scambi impostati dall’ottima regia di Veloso, difesa orchestrata da un Burdisso formato girone d’andata. Si è rivista la mano di Ivan Juric: gioco in velocità e furore agonistico. Lamanna è tornato ad essere “paratutto” e “pararigori”. Pandev è ritornato a segnare e a portare punti: da notare che ha infilato due sue ex squadre, Lazio e Inter. Un’enorme soddisfazione per lui. Sono le premesse migliori per andare in Sicilia e chiudere finalmente il discorso salvezza. Il Crotone resta a -5, ma le giornate restanti sono tre: il margine è confortante, ma non è ancora finita, occorre ancora uno sforzo.

Domenica il Grifone vola a Palermo, passando prima per il ritiro catanese di Torre del Grifo. E’ una gara da preparare più dal punto di vista psicologico che tattico: i rosanero sono già retrocessi, ma questo non deve lasciar pensare ai rossoblù di aver già vinto. Sarebbe un errore imperdonabile. Passo e chiudo!

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.