Il Genoa fermato dal bunker dell’Udinese

I rossoblù sono stati costretti a giocare per gran parte della partita con passaggi in orizzontale

Marco Liguori (Pianetagenoa1893.net)

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Permettete, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, una premessa piacevole: Ocampos aveva preannunciato il suo gol giovedì scorso a Savona. Gli avevo chiesto se aveva preparato un gol per i tifosi e aveva risposto sorridendo: “Speriamo di poter festeggiare con un gol il mio rientro in squadra”. L’attaccante argentino ha mantenuto la promessa, segnando il punto del pareggio con un gran colpo di testa. Nonostante la lunga assenza, ha giocato bene: Juric l’ha sostituito giustamente con Ninkovic, non aveva ancora l’autonomia per sostenere 90 minuti. Detto ciò, occorre dire che il Genoa è stato frenato dal bunker predisposto da Delneri: i rossoblù sono stati costretti a giocare per gran parte della partita con passaggi in orizzontale. L’Udinese ha chiuso le fasce: è l’unico modo per frenare il Grifone e c’è riuscita. A ciò bisogna aggiungere lo stato di forma non perfetto di alcuni giocatori, come Rincon e Rigoni che giocano da titolari da inizio stagione. La squadra è apparsa meno aggressiva delle altre volte: ricordate i bioritimi di cui si parlava tempo fa? Forse per alcuni è arrivato il momento del calo.

C’è da dire che non è mancato il carattere ai giocatori: passati in svantaggio, hanno cercato subito il pareggio, correndo anche qualche rischio difensivo. Ci sono riusciti prima del termine dei 45 minuti: fatto non trascurabile, poiché è svanito il rischio di cozzare contro i muri del bunker. Nella ripresa, anche se ancora frenati dal blocco operato dagli avversari, il Genoa ha provato a passare in vantaggio: Juric ha provato con Ninkovic e Lazovic a scardinare le zone esterne del campo. Grida ancora vendetta il doppio tiro parato da Karnezis nei minuti finali. Comunque sia, il risultato di parità è giusto: un punto si può accettare, anche se ci si aspettava una vittoria per far risollevare l’ambiente.

Riepilogando, le statistiche della Lega riportano 8 occasioni da gol per i rossoblù contro le quattro dei bianconeri, quattro tiri in porta per entrambi, due parate (appunto) decisive per gli ospiti contro una sola effettuata da Perin. Cosa manca? I tiri su punizione e quelli derivanti da palla inattiva. Sono probabilmente i punti su cui lavorerà Juric, durante la sosta per gli impegni delle nazionali, assieme alle soluzioni da adottare nel caso in cui si affronti un avversario blindato in difesa (meglio ancora: catenaccio e contropiede come si diceva un tempo) come l’Udinese. Dopo la sosta, il Grifone volerà a Roma per affrontare la Lazio: sperando in un risultato positivo. Passo e chiudo!

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