Il “crescendo rossiniano” del Gasp

Una vittoria che spezza due incantesimi. Miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, Gian Piero Gasperini ha innanzitutto cancellato la cabala negativa che aveva contrassegnato finora il Genoa a Reggio Emilia: due gare, due sconfitte. Ora la musica è cambiata: in tre gare al Mapei Stadium c’è anche una vittoria. In più, è […]


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Una vittoria che spezza due incantesimi. Miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, Gian Piero Gasperini ha innanzitutto cancellato la cabala negativa che aveva contrassegnato finora il Genoa a Reggio Emilia: due gare, due sconfitte. Ora la musica è cambiata: in tre gare al Mapei Stadium c’è anche una vittoria. In più, è arrivato un successo lontano dal Ferraris che spazza via le prestazioni poco convincenti del Grifone in trasferta. Si può sperare, a ragion veduta, può aver avuto inizio da stasera una sorta di “crescendo rossiniano” col gioco del mister rossoblù in questo finale di campionato: come già accaduto nello scorso campionato. Come ha ricordato alcune volte il collega Lino Marmorato nella sua rubrica “Buon calcio a tutti”, che riprendiamo dal suo blog, la preparazione estiva degli atleti rossoblù (un plauso ai preparatori Alessandro Pilati e Luca Trucchi) è volta a dare una base per esprimersi al massimo nei minuti finali delle partite e nella fase finale del campionato. Due momenti molto importanti per una squadra: avere tanta birra in corpo per la volata finale è una carta in più per poter superare gli avversari. I preparatori hanno lavorato in perfetta armonia con Gasperini e forse si riusciranno a ottenere anche quest’anno, dopo il patimento dei mesi scorsi, altri risultati importanti. Bisogna inoltre dare merito al presidente Preziosi e ai suoi collaboratori (suo figlio Fabrizio, il ds Sogliano e al responsabile osservatori Milanetto) di essere riusciti a scegliere sul mercato giocatori utili alla causa genoana.

Ma torniamo alla vittoriosa gara odierna. Lo scenario da inferno dantesco (Canto VI: “Grandine grossa, acqua tinta e neve per l’aere tenebroso si riversa”) tormentava i tifosi rossoblù sulle gradinate del Mapei Stadium: ma indomiti, non hanno mai smesso di incitare il loro amato Grifone. E il meteo avverso poteva rivelarsi un possibile aiuto per gli uomini del Gasp: così è stato. I rossoblù hanno lasciato l’iniziativa ai neroverdi: lo testimonia il possesso palla (58% per i padroni di casa contro il 42%). Ovviamente ci sono dei rischi: ma se la squadra è ben organizzata, l’avversario si sfianca a correre e cozzare contro un muro. Il Genoa ha giocato con rapidi contropiede, chiudendo le fasce soprattutto con Gabriel Silva e Fiamozzi e schierando una linea mediana, Rincon-Dzemaili-Rigoni, a protezione della difesa. Ciò ha reso molto ed è arrivato il gol di Dzemaili che ha fulminato Consigli. Nell’azione non bisogna dimenticare la sfortuna di Matavz che ha centrato il palo: il centravanti ha ora un credito elevato con la sorte, che dovrà elargirgli soddisfazioni enormi. Bene il trio difensivo Munoz-De Maio-Marchese, oltre all’eroico Perin rimasto in campo nonostante l’infortunio e autore di almeno tre parate importanti. Suso non ha segnato, ma si è confermato utile per gli schemi gasperiniani. Unico neo è stato costituito dalla mancata marcatura di Duncan, molto fastidioso soprattutto nel primo tempo. Ma alla fine la vittoria è stata meritatamente condotta in porto.

Sabato ci sarà un’altra gara in Emilia: anche col Carpi non sarà una passeggiata. Gli uomini di Castori si giocheranno il tutto per tutto per conquistare punti per evitare la retrocessione. Ma se il Genoa sarà nuovamente tetragono come oggi, non ci sarà scampo. Passo e chiudo!

Marco Liguori

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