Genoa batte Bologna 10 a 9

E' risultato in base ai giocatori rimasti in campo. Gli arbitri userebbero la stessa severità con le "grandi"?

Marco Liguori (Pianetagenoa1893.net)

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Genoa batte Bologna 10 a 9. Sì, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, avete letto bene: è il risultato in base ai giocatori rimasti in campo. Il protagonismo e la permalosità dell’arbitro Fabio Maresca hanno inciso sulla partita: come ho detto l’altra volta per l’episodio da rigore ed espulsione non visto da Irrati, qui non ci sono complotti o favoritismi verso chicchessia. C’è soltanto un metro di giudizio molto fiscale e severo adoperato da un direttore di gara: stavolta è andata bene al Genoa, che ha pagato con il rosso a Juric, che francamente non ho compreso. Il tecnico aveva mimato il tuffo di un giocatore avversario; non si capisce cosa abbia potuto dire. Così come sembra immeritato il rosso a Gentiletti. Se però uno dei cartellini gialli (Veloso, Rincon e Simeone) del primo tempo si fosse tramutato in rosso, il Grifone sarebbe stato in difficoltà. E’ un metodo di valutazione severo, che sembra usato solo con le squadre come Genoa e Bologna. Il mio dubbio, esposto una settimana fa, resta ancora: se gli stessi episodi fossero accaduti con una “grande”, sarebbero stati usati (incluse le espulsioni a Gastaldello e Dzemaili) gli stessi provvedimenti? La risposta forse si perde nel vento, come nella famosa canzone di Bob Dylan.

Venendo alla gara, si è visto un Genoa ben organizzato in difesa, a centrocampo e con un buon predominio sulle fasce. E’ mancato qualcosa negli ultimi 16 metri, con pochi palloni giocabili per Simeone: il centravanti aveva dimostrato di essere in forma, centrando il palo nell’unica vera occasione da gol della partita nel primo tempo. Nella ripresa Ninkovic ha dato il cambio di marcia ai rossoblù: a questo punto, stante l’indisponibilità di Ocampos, potrebbe essere schierato titolare contro l’Empoli. Dunque, vittoria certamente meritata, ma la gara poteva essere chiusa con un secondo gol, senza rischiare l’eventuale pareggio.

Quanto a Simeone in coppia con Pavoletti, la vedo una situazione difficile da attuare: Pavogol sarebbe centravanti, ma l’argentino non si troverebbe a suo agio come trequartista o attaccante laterale. A meno che Juric non riesca a cambiargli ruolo negli allenamenti durante la sosta. Il tecnico ha saputo creare Rigoni come “uomo ovunque” e potrebbe attuare un’altra “metamorfosi” utile ai suoi schemi.

E ora, nella pausa del campionato, godiamoci il Genoa nei quartieri alti della classifica: passo e chiudo!

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