Curare l’anemia di occasioni e tiri in porta: solo così ci si potrà  salvare

Tiri totali: 13 Milan, 4 Genoa. Tiri in porta: 9 Milan (2 gol), Genoa 2 (1 gol). Parate: 2 Milan, 6 Genoa. Occasioni da gol: Milan 10, Genoa 3. Queste, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, sono le statistiche della Lega di A sulla gara di San Siro che fanno comprendere l’anemia […]


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Tiri totali: 13 Milan, 4 Genoa. Tiri in porta: 9 Milan (2 gol), Genoa 2 (1 gol). Parate: 2 Milan, 6 Genoa. Occasioni da gol: Milan 10, Genoa 3. Queste, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, sono le statistiche della Lega di A sulla gara di San Siro che fanno comprendere l’anemia di tiri in porta e di occasioni da gol del Grifone. A causa di questa “malattia” è arrivata una sconfitta contro una formazione rossonera tutt’altro che irresistibile. Il gioco del 4-4-2 di Mihajlovic era prevedibile: cross dalle fasce, molto spesso non impediti dalla retroguardia rossoblù, e palloni in area per le punte. Purtoppo ciò è bastato per mandare in crisi la difesa genoana, come ad esempio nel gol di Bacca. In occasione del raddoppio di Honda, nessuno ha cercato di contrastarlo ed ha scagliato comodamente il pallone in porta. “E il Grifone?” vi starete chiedendo. E’ apparso confusionario e disordinato in fase di costruzione della manovra: gioco sulle fasce quasi inesistente, palloni giocabili per Matavz pressoché pochi. Eppure, il tiro di Ntcham nel finale, da cui è scaturito il gol di Cerci, ha fatto capire che se si fosse messa alla frusta la difesa rossonera, con un pressing costante e con tiri anche da fuori area si sarebbe potuto cogliere un risultato favorevole. Invece, abbiamo assistito a una squadra balbettante negli ultimi 16 metri: un problema che purtroppo sta diventando cronico, visto che anche contro Juventus e Lazio si era manifestato.

E a questo punto,occorre guardarsi le spalle: il Frosinone, terzultimo, è a soli tre punti. Domenica arriverà al Tempio l’Udinese: è una gara molto importante per tirarsi fuori. Gasperini dovrà curarare il suo Genoa: la nota positiva è che riavrà a disposizione Rincon e Muñoz, due pilastri di centrocampo e difesa con cui si può sviluppare un gioco più costruttivo e avere una migliore tenuta difensiva. Il problema è costituito dalla mancanza di Pavoletti per buttare i palloni in rete: ci si attende una mossa decisiva del tecnico per dare a Matavz maggior peso in area. A proposito: massima attenzione a Frosinone-Lazio e Torino-Carpi. Passo e chiudo!

Marco Liguori

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