Belin che Genoa: straccia la Juventus e riapre il campionato

E ora sotto con la Coppa Italia: giovedì c'è il Perugia al Ferraris

Marco Liguori (Pianetagenoa1893.net)

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Una prestazione di livello eccellente e un punteggio che avrebbe potuto essere anche più largo: diciamo un bel (e ancora più meritato) 4-1. Il Genoa, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, ha impartito una lezione di calcio alla Juventus che è scesa al Ferraris forte delle sue due rose di calciatori. Eppure, è incappata nella “regola del tre” che il Grifone aveva già riservato al Milan: un po’ meno peggio è andata alla Vecchia Signora che ha segnato il gol della bandiera su punizione con Pjianic. Mettendo da parte moduli e tattiche, il trionfo odierno rossoblù è stato generato da una semplice constatazione: da un lato c’era una squadra grintosa, aggressiva, che ha esercitato il pressing per gran parte della gara e che, come si dice nel gergo calcistico, aveva fame di vittoria o quantomeno di ben figurare davanti ai propri tifosi. Dall’altro c’era una formazione probabilmente convinta di riuscire a vincere col minimo sforzo e che ha offerto una prestazione men che mediocre, ben appagata dalla vittoria in Champions League a Siviglia. E’ logico che alla fine arriva un 3-0 che non ammette discussioni dopo il primo tempo: non a caso il tecnico Massimiliano Allegri ha ammesso non mi era mai capitato di prendere tre gol dopo 29 minuti”. C’è sempre una prima volta, hanno commentato tanti tifosi nostri lettori, ed è stato proprio il Genoa a compiere questa impresa.

Ha ragione Juric: tutti i Grifoni hanno giocato bene e hanno dato il loro contributo, annichilendo la prima in classifica e riaprendo un campionato che stava diventando mortalmente noioso dopo appena tre mesi. La Juventus vincerà il campionato, Ça va sans dire, alla lunga le sue due squadre si imporranno sicuramente: ma almeno dovrà faticare di più prima di conquistarlo. E ora per il mitico Grifone arriva giovedì prossimo la Coppa Italia: tutti vorremmo vedere un’altra prestazione a mille all’ora anche contro il Perugia. Come ho avuto già modo di dire in passato, se i rossoblù si fermano è la fine: è il tallone d’achille di una squadra destinata a giocare sempre a ritmi elevati. Sia che adotti il 3-4-3 o il 3-5-2. Speriamo dunque nel passaggio del turno in modo da “regalare emozioni” ai propri tifosi come ha detto Juric. Passo e chiudo!

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