Ballardini ha sfiancato la Juventus, ma è mancato il gioco in velocità

E' riuscito solo a metà il piano del tecnico del Genoa

Marco Liguori (Pianetagenoa1893.net)

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Ballardini ha adottato contro la Juventus una tattica che è riuscita solo in parte. Il tecnico del Genoa, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, ha provato a sfiancare nella prima parte la Juventus con un gioco attendista e con la chiusura degli spazi: un passaggio iniziale prudente e obbligato per non essere travolti. Se da un lato gli avversari non ottenuto molto, hanno però saputo sfruttare l’unica occasione (oltre a due tiri con Pjanic e nient’altro) con Alex Sandro. Purtroppo è mancata la seconda parte del piano: colpire in contropiede. Nella notte dell’Allianz Stadium, Taarabt era davvero evanescente mentre Pandev ha fatto ciò che ha potuto, ma era da solo. Nella ripresa è cambiato qualcosa con Galabinov: ma sono mancate le azioni in velocità che avrebbero fatto soffrire la Vecchia Signora che è sembrata in più di un frangente in riserva. Elemento che non è una scusante, ma ha comunque inciso (e non poco) sui rossoblù: la gestione dei cartellini quasi a senso unico dell’arbitro Di Bello.

Ci si può consolare con un ottimo Omeonga, anche se i compagni non hanno spesso seguito i suoi guizzi, un buon Izzo e un discreto Spolli. Ma ciò che bisognerà ridisegnare domenica prossima, quando arriverà l’Udinese in netta ripresa da quando è arrivato Oddo, è l’attacco. Anche per due motivi: il primo è che molto probabilmente il Genoa dovrà impostare la gara contro i  friulani. Inoltre, questi ultimi adoperano anche loro il 3-5-2: c’è il rischio di restare bloccati e di non riuscire a centrare una vittoria che potrebbe contribuire a tirare fuori il Genoa dalla zona retrocessione. Passo e chiudo!

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