L’obiettivo del Genoa Driussi trovato positivo al doping

Anche Lucas Alario, lo scorso anno vicino al Grifone, rischia la squalifica per l'assunzione di un diuretico proibito. Il River dà colpa ad alcuni integratori

Driussi

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Il Tropico del Calcio, ossia la sezione della Gazzetta dello Sport interamente dedicata al calcio sudamericano, riporta oggi una notizia che potrebbe sconvolgere pesantemente gli equilibri di mercato in casa Genoa. Tutto questo perché le notizie provenienti da Buenos Aires parlano di risultati anormali nei test effettuati qualche giorno fa a Nunez, quartier generale del River Plate, e coinvolgono tra gli altri anche uno degli obiettivi di mercato più sensibili del Grifone.

Ai controlli del 10 maggio il dipartimento antidoping della Conmebol aveva riscontrato tracce di diuretici proibiti nelle analisi di Lucas Martinez Qarta, mentre una settimana dopo era toccato al centrocampista Camilo Mayada. Una coincidenza che tale assunzione sia stata verificata ad una settimana esatta, proprio quando cioè il River era impegnato in Copa Libertadores. E non solo loro, perché alcune indiscrezioni vedrebbero coinvolti nel caso pure Lucas Alario e Sebastiàn Driussi, entrambi attaccanti, entrambi ottimi prospetti sui quali da tempo il Genoa è vigile. Il primo, Alario, era stato nelle mire rossoblù la scorsa estate per la sostituzione di Pavoletti (che poi invece resterà) ed è una prima punta potente e con spiccato senso del gol. Il secondo, Driussi, nasce come punta centrale ma è anche utilizzabile da ala sinistra. Paragoni scomodi a parte, Preziosi raccontò di vedere un po’ di Milito in Alario e un po’ di Palacio in Driussi. In ogni caso, più volte questi due talentuosi giocatori sono stati accostati al Genoa: Driussi in particolar modo è uno dei nomi più caldi di queste ore, con una probabile sinergia a fianco dell’Inter e un anno in prestito in Liguria per il ragazzo.

Il fatto è che sarebbero ancora altri tre i nomi coinvolti in queste scottanti rivelazioni. La dirigenza del River Plate ha prontamente respinto ogni accusa chiarendo la possibilità che potrebbe trattarsi più semplicemente di un lotto di integratori contaminato. Di certo l’idroclorotiazide (diuretico bandito perché utilizzabile per mascherare altre sostanze proibite) potrebbe far passare brutti guai al club che, come detto, in un comunicato ufficiale ha dato la colpa a questi integratori che però sarebbero terminati e dunque non possono materialmente esser analizzati. Entro lunedì è attesa una relazione per spiegare l’accaduto. Le sanzioni, e questa è la parte che più interessa al Genoa, colpirebbero non il club bensì i singoli tesserati. E se dovessero venir squalificati, le porte di un loro trasferimento in Europa e magari all’ombra della Lanterna scemerebbero improvvisamente.

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