Vedremo se sarà una hermosa cumbieta quella che accompagnerà la seconda carriera di Centurion al Genoa. Come sempre sarà il campo e le prestazioni dell’argentino a darne il giudizio definitivo, anche se i tifosi rossoblù ricordano bene questo giocatore. Era giovanissimo in una squadra mediocre, quella ereditata da Gasperini a fine 2013 dopo l’esperimento Liverani. Un Genoa che non aveva gioco, non divertiva perché doveva solo salvarsi nel più breve tempo possibile. Il tecnico di Grugliasco ci riuscì anche senza i gol di Ricardo Centurion, che a fine anno tornò al Racind Avellaneda (ex squadra di Diego Milito) dopo il mancato riscatto dalla proprietà genoana.
Quattro anni dopo il Wachiturro, apodato in onore di un celebre gruppo latino di reguetòn, rimette piede a Genova dal Boca Juniors, i veri cugini del Genoa. Dal punto di vista fisico è un Centurion più centrato, con più massa muscolare che lo aiuta a resistere ai contrasti con avversari più forti: ha vinto il titolo d’Argentina con gli Xeneizes, senza essere titolare ma come primo sostituto per i gemelli Barros Schelotto. Non dimentichiamo che il Grifo ha flirtato con il Pipa Benedetto senza concludere nulla: troppo importante per il Boca del post Tevez. Centurion sarà usato da Juric verosimilmente come ala sinistra, in diretta concorrenza con Palladino ed Eddie Salcedo.
Operazione lampo per il Grifo che in Sud America si trova sempre bene (peccato per quel Walter Montoya…). Il 18 luglio il San Paolo, titolare del cartellino, aveva iscritto Centurion nel cosiddetto BID, il registro dei giocatori per il Brasileirao, e confermato la salute del calciatore attraverso le visite mediche. Il Boca non lo ha riscattato per una cifra di sei milioni di dollari mentre Enrico Preziosi ha superato la concorrenza della Roma mettendo sul piatto 5 milioni di euro per il 70% del cartellino. Sarà una cumbia diversa?
