Gasperini è raggiante ai microfoni di Sky. Vede la sua Atalanta insieme alle grandi in campionato e non può giustamente fare a meno di esprimere tutta la sua soddisfazione per un simile risultato, ratificato proprio oggi dalla bella e secca vittoria contro un Genoa impalpabile ed evanescente.
” E’ una grande soddisfazione – esordisce il mister atalantino -, non tanto per il Genoa, che rimane un’ottima squadra, ma proprio per come abbiamo vinto e giocato. Si è creato un grande entusiasmo dietro a questa squadra dietro una classifica che non osavamo neppure immaginare “.
Gli chiedono, ovviamente, del suo rapporto con Juric.
” Noi non abbiamo mai avuto problemi – dice deciso -. Per me Ivan è stato uno straordinario giocatore ed un altrettanto straordinario collaboratore. Vederlo andare così in alto, e portare avanti anche tanti concetti del mio calcio, è per me una grande soddisfazione. Gli auguro di arrivare anche più in alto di come sono arrivato io e di raggiungere anche grandi squadre. Per me rimane sempre un grande amico”.
Si procede poi all’analisi della partita.
” Una partita bellissima – dice -, superiore anche alle nostre aspettative. La squadra è cresciuta come collettivo contro una squadra secondo me forte. Siamo riusciti a tirare fuori la migliore partita e toglierci una grande soddisfazione “.
Gli chiedono della classifica e delle sue sensazioni dopo l’incerto inizio.
” Era difficile immaginare tutto questo, ma sono molto felice per i tifosi, per la società ed il presidente perché hanno creduto in me. Ora abbiamo la possibilità senza fare calcoli di giocare con serenità e far crescere i nostri ragazzi e di fare anche partite come oggi “.
E’ quindi possibile l’Europa?
” Non lo so. E’ ancora troppo presto. Col Genoa ci sono arrivato due volte. L’Atalanta col tempo è una società destinata a crescere, perché ha una società solida, entusiasmo e un pubblico importante. E’ una squadra che salirà di fascia, dopodiché arrivare in Europa non è facile perché ci sono sei o sette società che hanno una disponibilità nettamente superiore “.
Giancarlo Rizzoglio
